Il bonus pensioni 2025, detto anche “bonus Giorgetti, è un incentivo economico per tutti coloro che, nonostante abbiano maturato il diritto alla pensione anticipata entro il 31 dicembre di quest’anno, decidono di rimanere a lavoro.
Per richiederlo è possibile presentare domanda all’Inps. I potenziali beneficiari sono 7 mila.
Bonus pensioni 2025, cosa cambia e i requisiti
L’anno scorso l’incentivo era assoggettato all’Irpef. Quest’anno, invece, il “bonus Giorgetti” sarà al netto dell’imposta sul reddito. Sarà versato in busta paga da settembre per i lavoratori del settore privato e da novembre per quelli del settore pubblico. L’unico svantaggio risiede nella pensione futura più bassa, perché i contributi vengono ricevuti durante l’attività.
Può richiedere il contributo il lavoratore che abbia maturato i requisiti per la pensione anticipata flessibile – 62 anni d’età e 41 anni di contributi – o per la pensione ordinaria, ovvero 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Le ragioni della scelta
La misura è ispirata alla riforma pensionistica del 2004, quando il ministro del Lavoro era Roberto Maroni. Ed è anche suggerita dall’Ocse che, nell’ultimo rapporto, ha spiegato la necessità di mitigare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione. Le conseguenze sono infatti l’aumento della spesa pensionistica, delle spese dedicate alla sanità, ma anche il calo della forza lavoro e della crescita. Si stima che nei prossimi cinque anni l’Italia possa perdere 700 mila occupabili.
Le altre soluzioni consigliate dall’Ocse riguardano il superamento del gap di genere – e dunque l’incremento delle assunzioni delle donne a lavoro -, l’occupazione di giovani e degli immigrati qualificati.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it