Il governo estende le detrazioni IRPEF del 19% per le spese sostenute nei confronti dei familiari fiscalmente a carico, includendo parenti e affini. La misura, contenuta nel decreto legislativo IRPEF-IRES, amplia quindi la platea. Inoltre, il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri il 20 novembre 2025, avrà effetto immediato. Le spese sostenute nel corso del 2025, quindi, potranno essere portate in detrazione già nella prossima dichiarazione dei redditi.
Come cambiano le detrazioni IRPEF spese familiari estese a parenti e affini
La legge di Bilancio 2025 prevedeva le detrazioni IRPEF del 19% solo per le spese sostenute in favore di coniugi non separati, genitori e nonni conviventi e figli fino a trent’anni. Nessun limite d’età , invece, per i figli disabili. Il decreto adesso estende il beneficio alla platea precedente, includendo tutti i soggetti indicati dall’articolo 433 del Codice civile: il coniuge, i figli (legittimi, legittimati, naturali), genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle (gemani o unilaterali). A patto che, comunque, siano conviventi e si rispettino i limiti di reddito fissati.
Limite di reddito
Per essere considerati familiari a carico, oltre al requisito della convivenza, occorre dunque possedere un reddito che ne giustifichi la scelta: 4.000 euro annui per i figli fino a 24 anni e 2.840,51 euro annui per gli altri soggetti ammessi.
Quali spese si possono detrarre
Le spese che si possono detrarre, pari al 19% dell’importo speso, sono quelle già previste dalla normativa fiscale per tutti i contribuenti: spese sanitarie come visite specialistiche, esami diagnostici, terapie e l’acquisto di farmaci; spese per l’istruzione, per la la frequenza di scuole o università ; interessi passivi sui mutui; premi assicurativi.












Redazione
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