La classifica dei supermercati più economici in Italia: come risparmiare fino a 3.700 euro

Discount, grandi e piccoli supermercati. La scelta è ampia e la promessa è quella di poter tagliare subito sul costo della spesa.

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Trovare supermercati economici per risparmiare sulla spesa è un ottimo rimedio contro inflazione e caro vita. Per le famiglie, ma anche per le piccole attività ricettive. Questo è quanto emerge dalla 36esima edizione dell’indagine Altroconsumo, che sottolinea l’importanza di confrontare i prezzi per aiutare i consumatori a scegliere il punto vendita più conveniente. Ottimizzando le abitudini di acquisto, “è possibile risparmiare fino a 3700 euro l’anno per una famiglia media di quattro persone”.  Ecco la classifica dei supermercati più economici d’Italia e le strategie di risparmio immediato.

Com’è stata condotta l’indagine 

L’indagine condotta da Altroconsumo ha coinvolto 1.150 punti vendita distribuiti in 67 città italiane, coprendo circa il 64% dei capoluoghi di provincia (supermercati, ipermercati e discount). Lo studio ha analizzato circa 1,6 milioni di prezzi relativi a 125 categorie di prodotti, tra cui alimentari, prodotti per la cura della casa e degli animali domestici. Tuttavia, i vantaggi variano a seconda del tipo di spesa e della città. Scopriamo quali sono i punti vendita dove si risparmia di più.

Classifica dei supermercati più economici d’Italia: dove si risparmia di più

Nel panorama della grande distribuzione, i discount si confermano i re indiscussi del risparmio. Il punto vendita più economico è Eurospin, seguito da In’s Mercato e Lidl. I due discount si differenziano per i prezzi competitivi. Tra i supermercati tradizionali, Carrefour offre un risparmio che può arrivare fino a 3.308 euro all’anno, seguito da Conad (in particolare Spazio Conad) e Coop. Per chi preferisce una spesa mista, che include prodotti di marca, private label e articoli economici, l’indagine sottolinea che “i risparmi variano notevolmente in base al canale distributivo scelto”. Famila invece si conferma la regina dei prodotti di marca, seguita da Esselunga e Ipercoop

I punti vendita più convenienti

L’indagine ha anche individuato i supermercati più convenienti a livello nazionale. Il podio spetta all’Iper Rossetto di Marcon (Venezia), seguito dall’Iperal di Como e dai negozi Mega di Pordenone, Udine e Treviso. Al contrario, tra i punti vendita meno convenienti il Despar di Cagliari e il Sigma di Bologna.

Per quanto riguarda la spesa online, i più apprezzati dai consumatori sono Esselunga, Eurospin e Coop. Tra i fattori che ne determinano il successo ci sono la facilità di navigazione del sito, la disponibilità dei prodotti, le condizioni in cui arrivano, i tempi e l’accuratezza della consegna.

Supermercati più economici e discount, quanto si può risparmiare?

Per ogni famiglia e tipo di prodotto acquistato è possibile calcolare quanto si riesce a risparmiare in un anno. Ovviamente i possibili risparmi dipendono da tanti fattori, in primis dalle abitudine di consumo. Ad esempio, chi sceglie solo prodotti di marca e chi invece preferisce i discount, ma anche dalla residenza visto che permangono delle differenze tra Nord e Sud.

Una famiglia di quattro persone può risparmiare fino 3700 euro all’anno se sceglie i prodotti più economici, (oltre il 40% in meno della media Istat di 9.276 euro all’anno). Per una coppia, che mediamente in 12 mesi spende 8.208 euro, si può arrivare a 3.273 euro. Invece, il risparmio per una persona single è di 2.249 euro al massimo, contando un esborso annuale medio di 5.638 euro.

Tipo di spesaPiù convenienteEsempio risparmio annuo (famiglia 4 persone)
Prodotti più economici disponibiliEurospinfino a 3.700 euro
Prodotti a marchioCarrefour (seguito da Conad – Spazio Conad)fino a 3.308 euro
Spesa mista (marche, private label, economici)In’s Mercato, poi Eurospin, Lidlfino a 2.838 euro
Supermercati / ipermercati tradizionali (tutta la spesa mista)Famila (seguono Coop, Conad, Panorama, Tigre)circa 208 euro
Solo prodotti di marcaFamila seguito da Esselunga, Ipercoop, Spazio Conadfino a 506 euro

L’aumento dei prezzi

Nel periodo tra marzo 2024 e marzo 2025, i prezzi nei punti vendita sono cresciuti in media del 2,2%, in linea con l’inflazione. I rincari sono stati più marcati nei supermercati tradizionali (+2,4%), seguiti dai discount (+2,1%) e dagli ipermercati (+1,9%). Negli ultimi cinque anni l’andamento inflattivo ha segnato un +19%, Altroconsumo fa notare come nei supermercati si spende in genere il 24%, negli ipermercati il 23% e nei discount addirittura il 26%.

La differenza Nord e Sud

I fattori che influenzano particolarmente la soddisfazione dei clienti nei confronti di una catena di supermercati non sono solo i prezzi, la qualità dei prodotti e il comfort. Il peso della spesa alimentare sul bilancio familiare cambia tra le regioni. Lo dimostrano i dati dell’indagine: in Puglia, Calabria e Campania, l’incidenza della spesa rispetto al reddito disponibile supera il 18%. Invece, in Trentino-Alto Adige e Lombardia, resta al di sotto dell’11%. Quindi, a parità di spesa annua, le famiglie del Sud sostengono un carico economico molto più pesante rispetto a quelle del Nord, che godono di redditi mediamente più alti e di una maggiore concorrenza tra punti vendita.

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Cristina Siciliano

Giornalista e scrittrice

Giornalista pubblicista, classe ‘97, con una solida formazione classica. Dopo la laurea conseguita con lode in Filologia Moderna, ho frequentato un Master in giornalismo politico-economico multimediale presso la 24ORE Business School. Ho collaborato con testate nazionali, come Leggo.it, e locali. Sono autrice del libro Breviario del silenzio: tra anima e parole, edito da Affiori, marchio di Giulio Perrone Editore.

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