Negli scorsi giorni Tbs Crew srl, l’agenzia di marketing di Chiara Ferragni, ha pubblicato il bilancio 2024. Come era nell’aria, i dati mostrano un sensibile deterioramento dei volumi rispetto all’anno precedente e – come riporta il sito Today.it e come peraltro anticipato dallo stesso management della compagnia – i numeri sono molto diversi da quanto gli stakeholder Tbs Crew avevano apprezzato non troppi mesi prima.
Tbs Crew, ricavi giù del 94%
A saltare agli occhi è soprattutto la prima riga del conto economico: il fatturato è infatti calato del 94% passando da 17,4 milioni di euro del 2023 a poco più di 1 milione di euro del 2024. La maggior parte dei ricavi arriva dall’estero (612 mila euro), mentre i ricavi nazionali si sono fermati a quota 379 mila euro.
In forte contrazione anche il valore della produzione – che oltre ai ricavi caratteristici include anche altre componenti economiche positive – che passa da 17,6 milioni di euro del 2023 a 1,3 milioni di euro dell’ultimo anno. Saltando alla fine del conto economico, rilevano perdite per 2,2 milioni di euro, contro l’utile di 4,4 milioni di euro dell’esercizio precedente, pur contenute dal taglio dei costi operativi. Il personale è infatti calato di due unità (da 16 a 14), mentre lo stesso compenso dell’amministratrice unica Chiara Ferragni è calato da 320 mila euro del 2023 a 160 mila euro del 2024.
I riflessi sullo stato patrimoniale si sono evidentemente fatti sentire, anche se la società mostra ancora una base solida con mezzi pari a 9 milioni di euro, a cui aggiungere liquidità bancaria per 9,7 milioni di euro.
Chiara Ferragni, il rilancio (forse) nel 2026
Archiviato un 2024 non particolarmente brillante, l’obiettivo per la Tbs Crew è quello di rilanciare le proprie aspettative nell’anno corrente e, soprattutto, nel 2026.
Proprio per questo motivo – si legge in una nota del gruppo guidato dalla Sisterhood – la stessa Chiara Ferragni ha scelto di mettersi in gioco personalmente, al fine di rilanciare il brand e consolidare le basi per condurre l’azienda in un futuro di crescita e di innovazione, nonostante le difficoltà economiche del contesto attuale e l’eredità del “Pandoro gate”.
Naturalmente è molto difficile comprendere quali risultati saranno conseguiti nel 2025 visto e considerato che la crisi di fiducia e di credibilità che ha colpito il gruppo economico dopo la vicenda dei pandori è ancora in atto. Non è probabilmente un caso che la maggior parte degli incassi ora arrivi dall’estero, dove probabilmente il danno di immagine è stato attutito.
Stando a quanto riporta ancora il sito Today, il fatturato del 2025 è atteso in linea con l’esercizio precedente, mentre una ripresa dei dati economici dovrebbe verificarsi solamente nel 2026. Il Fatto Quotidiano ricorda poi come a preoccupare Chiara Ferragni sia anche il processo per truffa aggravata che si aprirà alla fine di settembre a Milano. Insomma, è possibile che la ripresa dell’attività commerciale sia legata anche all’esito delle vicende giudiziarie, con la conseguenza che sarà opportuno monitorare l’andamento delle stesse e analizzare che impatto potranno avere sulla redditività aziendale.
Roberto Rais
Giornalista e autore