La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto significative novità nel campo delle pensioni, specialmente per le donne e per chi vuole accedere al pensionamento anticipato. Dopo due anni in cui le pensioni non hanno subito variazioni, con l’arrivo del 2018 si prevede finalmente un incremento dell’1,2%.
In particolare, verranno ricalcolate le pensioni minime che passeranno da un importo mensile di 501,89 € a 507, 92, mentre per chi percepisce le pensioni sociali il reddito sarà di 373,92 € al mese.
Gli aumenti per le pensioni che superano il minimo subiranno un aumento compreso tra l’1,14% e lo 0,54%, a seconda che si superi tre, quattro, cinque o sei volte il reddito base.
Le novità 2018 sulla pensioni anticipate
Nella Legge di Bilancio 2018 sono state introdotte novità riguardanti la pensione anticipata, un trattamento che è stato introdotto nel 2012 con la Legge Fornero e che negli anni ha subito notevoli modifiche e variazioni.
Potrà accedere alla pensione anticipata chi ha usufruito del sistema contributivo, ha compiuto 63 anni e 7 mesi di età e ha versato 20 anni di contributi.
Non esistono più limiti di età per chi vuole accedere al trattamento della pensione anticipata, se sono stati versati 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Per i lavoratori precoci, con la riforma 2018, si può andare in pensione anticipatamente (41 anni di contributi) se si sono versati 12 mesi di contributi prima del diciannovesimo anno di età e se si appartiene ad una delle categorie di lavoro definite usuranti o notturni.
Le modifiche ai criteri di accesso all’Ape Social
La Legge di Bilancio 2018 ha, inoltre, modificato i criteri di accesso all’Ape Social: un assegno mensile, esclusivamente a carico dello Stato, che può essere richiesto da chi ha compiuto i 63 anni di età e possiede una delle seguenti condizioni:
– Iscrizione all’assicurazione generale obbligatoria (Ago) o alla gestione separata dell’Inps;
– 30 anni di contributi versati;
– lavoratore disoccupato a seguito di licenziamento;
– lavoratore con invalidità superiore al 74%;
– lavoratore che assiste, da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado portatore di handicap grave.
L’Ape Rosa e L’ape Volontaria
Per le donne è prevista l’Ape Rosa: uno sconto di sei mesi di contributi per ogni figlio, fino ad un massimo cumulativo di 2 anni.
La Legge di Bilancio 2018 conferma l’Ape volontaria fino a Dicembre 2018: si tratta di un prestito anticipato di 12 mensilità che può essere richiesto da chi ha compiuto 63 anni di età e 20 anni di contributi.
La Rita
L’ultima novità 2018 riguarda la RITA (rendita integrativa temporanea anticipata). Ecco le nuove misure per richiederla:
– disoccupazione da almeno 24 mesi;
– perdita del lavoro prima dei 5 anni di richiesta della pensione di vecchiaia.