Superbonus al 90%: apertura delle domande al 2 ottobre 2023

Il nuovo governo ha introdotto delle modifiche al superbonus, riducendolo al 90% per il 2023: si avvicinano i termini per presentare la domanda di accesso.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Superbonus 90%
  • Il governo ha deciso di ridurre il superbonus dal 110% al 90%, a partire da gennaio 2023.
  • Dal 2 ottobre 2023 apriranno le domande di accesso al sostegno, per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 ottobre 2023.
  • L’Agenzia delle Entrate ha recentemente confermato le istruzioni per accedere al sostegno.

Il superbonus è nuovamente al centro dell’attenzione, perché il governo ha deciso di ridurre l’agevolazione dal precedente 110% al 90%, per le spese sostenute nel 2023 in linea con gli interventi agevolabili.

Questa nuova forma di superbonus tuttavia viene destinata ad una platea di beneficiari molto inferiore rispetto a come accadeva in precedenza, perché il superbonus al 90% è riservato a chi ha un reddito massimo fino a 15.000 euro, sulle prime case o parti comuni presso condomini.

Il superbonus, a causa della sua agevolazione molto vantaggiosa, ha incentivato nell’ultimo periodo privati e imprese, muovendo una larga fetta dell’economia, tuttavia ha comportato una ingente spesa per lo Stato. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito le istruzioni per accedere al sostegno, a partire dal 2 ottobre 2023.

Superbonus al 90%: la novità

Il superbonus 110% si è trovato al centro di diverse modifiche, dopo che diverse limitazioni erano già intervenute intorno alle cessioni dei crediti, e intorno alle nuove regole antifrode.

Il nuovo governo ha infatti ridotto il vantaggio fiscale di questo sostegno per l’anno 2023, portando l’agevolazione dal 110% al 90%. Tuttavia non si tratta dell’unica modifica apportata a questa agevolazione. Come già anticipato nel Decreto Aiuti quater, questo sostegno viene modificato anche sulla base del reddito, per alcuni beneficiari.

Una delle motivazioni è l’ingente spesa che questa misura comporta per lo stato, come aveva spiegato la stessa Giorgia Meloni:

“Il superbonus nasceva meritoriamente come misura per aiutare l’economia ma il modo in cui è stata realizzata ha creato molti problemi. Chi diceva che si poteva gratuitamente ristrutturare il proprio condomini ricordo che costava allo Stato 60 miliardi, con un buco di 38 miliardi.”

superbonus 90

Ecco quali sono le principali modifiche del sostegno per il 2023:

  • il superbonus passa al 90% nel 2023;
  • proprietari di villette e singole abitazioni potranno accedere al superbonus solamente se l’abitazione è una prima casa, e se il reddito, sulla base del quoziente familiare, è inferiore a 15.000 euro. Si parla comunque di una agevolazione mantenuta al 110% per chi ha presentato la CILA entro il 25 novembre.

Diversi rallentamenti sono già stati riscontrati con la limitazione delle cessioni del credito, e con il rifiuto di molte banche di assorbire ulteriori crediti. Tuttavia recentemente l’Agenzia delle Entrate ha comunicato le istruzioni su come accedere al sostegno a partire dal 2 ottobre 2023.

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Come funziona il superbonus al 90%

La principale novità, come accennato prima, che riguarda il superbonus, è quella della soglia di reddito. Il governo ha limitato questo sostegno a chi percepisce redditi bassi, per cui nel caso di lavori svolti su singole abitazioni utilizzate come prime case, viene introdotta la soglia di 15.000 euro di reddito.

Il limite di 15.000 euro viene quindi calcolato in base al proprietario di casa, per ciò che riguarda le prime abitazioni e le parti comuni degli edifici condominiali.

Per poter rientrare in questo nuovo superbonus al 90%, è quindi indispensabile che il reddito sia inferiore a 15.000 euro annui, e che i lavori vengano svolti sulle prime abitazioni o parti comuni condominiali.

Ma come funziona e come si applica questo nuovo superbonus? Il contributo viene calcolato sulla base della spesa effettiva dell’interessato, e in base ai lavori agevolabili secondo le normative del superbonus. Tuttavia vi è il limite massimo della spesa sostenuta, di 96.000 euro.

Per questo sostegno sono stanziate risorse complessive per 20 milioni di euro, che verranno distribuite anche in base alle richieste pervenute. La percentuale relativa alla ripartizione verrà comunicata dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 novembre 2023.

Come accedere al superbonus al 90%

Per poter accedere al superbonus al 90%, è necessario inviare un’apposita domanda a partire dal 2 ottobre 2023, fino al 31 ottobre. La finestra temporale per richiedere il sostegno è piuttosto breve, e le spese per accedervi devono essere state sostenute dal 1 gennaio al al 31 ottobre dell’anno in corso.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una specifica area del portale ufficiale per accedere al sostegno, e il contribuente può richiederlo sia in modo autonomo sia tramite un intermediario abilitato a queste procedure.

Va ricordato che il sostegno è destinato a chi è proprietario dell’immobile o ha un diritto reale su di esso, per cui il proprietario deve avere residenza nell’immobile. Il sostegno si può trasferire agli eredi nel caso in cui le spese siano state sostenute dal soggetto defunto.

Per richiedere il contributo è inoltre necessario inserire nell’apposito modulo online il codice fiscale del proprietario e l’IBAN per l’accredito.

Superbonus al 90% – Domande frequenti

Chi può accedere al superbonus nel 2023?

Per accedere al superbonus al 90% è necessario rispettare alcuni requisiti, e avere un reddito inferiore a 15.000 euro.

Come cambierà il superbonus nel 2023?

Con il nuovo governo, il superbonus per il 2023 scende al 90%, ed è destinato ad una platea di beneficiari ristretta: ecco quali sono i requisiti.

Quando si può accedere al superbonus al 90%?

Sarà possibile chiedere l’accesso al superbonus al 90% dal 2 ottobre al 31 ottobre 2023.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 19 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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