Scadenze fiscali ottobre 2023: quali ricordare

Scopriamo quali sono le scadenze fiscali del mese di ottobre: ecco tutti gli appuntamenti da rispettare nel corso delle prossime settimane.

di Pierpaolo Molinengo

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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scadenze fiscali ottobre
  • Tra le scadenze fiscali di ottobre 2023 più importanti c’è quella relativa al ravvedimento speciale.
  • Ad ottobre le Partite Iva devono rispettare diverse scadenze fiscali, in particolare molte di queste sono slittate da fine settembre al 2 ottobre 2023.
  • A metà mese deve essere versata l’iva mensile e la rata di quella annuale del 2022.

Le scadenze fiscali di ottobre partono fin dai primi giorni. Al due del mese, infatti, sono slittati alcuni adempimenti che, almeno nella prassi, dovevano essere assolti al 30 settembre: essendo un giorno festivo le pratiche sono slittate al primo giorno lavorativo successivo.

Entro il 1° ottobre, invece, è necessario già assolvere alla compilazione del Libro Unico. Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le scadenze fiscali più importanti del prossimo mese.

1 ottobre 2023: compilazione del Libro Unico

Tra le scadenze fiscali da tenere a mente nel corso del mese di ottobre la prima è quella relativa al Libro Unico. I datori di lavoro privati sono tenuti alla compilazione e alla stampa di quello relativo al mese di settembre 2023.

Ad assolvere a questo adempimento sono tenuti:

  • i datori di lavoro domestici;
  • le aziende individuali artigiane senza dipendenti;
  • le società cooperative;
  • qualsiasi altro tipo di società nella quale non sono presenti dei lavoratori subordinati;
  • le imprese familiari al cui interno operano esclusivamente coniugi, figli e altri parenti.
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2 ottobre 2023: tutte le scadenze

Il due ottobre sono segnate le scadenze di diversi adempimenti. Primo tra tutti il ravvedimento speciale, un’agevolazione che è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, per tutti coloro che hanno un debito verso il fisco.

Questo comporta il versamento della prima rata del ravvedimento speciale previsto dalla Legge di Bilancio 2023. La scadenza, almeno teorica, sarebbe stata il 30 settembre, ma la caduta di sabato ha fatto sì che tutto slittasse a questo giorno. Alla stessa data devono pagare coloro che hanno scelto il versamento in un’unica soluzione.

I contribuenti che inviano il Modello 730 hanno tempo fino al 2 ottobre 2023 per questo adempimento, ovvero per inviare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate.

Un’altra scadenza importante da considerare, al 2 ottobre 2023, riguarda il versamento dell’imposta di bollo per le fatture elettroniche, che slitta a questa data.

Sempre al 2 ottobre 2023 i contribuenti sono tenuti all’adeguamento dei registratori telematici alla lotteria scontrini: questa operazione serve per permettere ai clienti di partecipare al nuovo gioco ad estrazione immediata della lotteria degli scontrini.

Proprio entro questa data devono essere effettuati gli aggiornamenti necessari per generare il codice bidimensionale che dovrà essere riportato nel documento commerciale, con il quale i clienti avranno la possibilità di partecipare all’estrazione istantanea.

Altro adempimento da assolvere ad inizio mese è l’invio dei dati Uniemens relativi al mese di settembre 2023. Sono tenuti ad assolvere a questo adempimento i datori di lavoro pubblici e privati, che in precedenza dovevano presentare la denuncia contributiva Mod. DM10/2 e la denuncia mensile dei dati retributivi Emens.

Infine, entro questa data le imprese nell’edilizia devono presentare all’INPS delle domande di CIGO per eventi non evitabili riferiti al mese precedente.

10 ottobre 2023: contributi per il lavoro domestico

Tra le scadenze fiscali da tenere a mente ad ottobre c’è quella del giorno 10, che coinvolge i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze dei collaboratori domestici. Devono essere versati i contributi trimestrali dovuti all’Inps per il trimestre precedente.

Sostanzialmente devono essere effettuati i versamenti dalle famiglie che si avvalgono della collaborazione di colf, badanti e baby sitter.

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16 ottobre 2023: le scadenze fiscali per i titolari di partita Iva

I contribuenti titolari di partita Iva, tra i quali rientrano anche le società di persone e gli enti equiparati, devono effettuare i versamenti che derivano dalla dichiarazione dei redditi annuali.

In questo caso i diretti interessati sono tenuti a versare la quinta rata delle imposte a titolo di saldo per il 2022 e di primo acconto 2023. La prima rata doveva essere versata entro lo scorso 30 giugno 2023.

Sempre entro il 16 ottobre devono essere effettuati i versamenti all’Inps per i contributi da lavoro dipendente. Sono obbligati ad effettuare questo adempimento tutti i datori di lavoro, compresi gli ex Inpdap, ex Enpals ed ex Inpgi.

scadenze fiscali partite iva

Ad ottobre sono due le scadenze Iva a cui devono prestare attenzione i contribuenti. La prima è quella relativa al pagamento rateale del saldo Iva 2022, il quale è sostanzialmente quello relativo al periodo d’imposta 2022.

Gli importi da versare sono quelli che risultano dalla dichiarazione annuale: il primo versamento doveva essere effettuato lo scorso 16 marzo 2023. Ad ottobre deve essere versata l’ottava rata maggiorata degli interessi dello 0,33% mensili.

Devono provvedere al versamento dell’imposta sul valore aggiunto anche i contribuenti Iva mensili: in questo caso si devono versare gli importi relativi al mese di settembre.

20 ottobre 2023: la comunicazione delle agenzie di lavoro

Entro il 20 ottobre le agenzie di somministrazione del lavoro devono provvedere ad inviare la comunicazione di tutti i rapporti instaurati, prorogati, trasformati e cessati nel corso del mese di settembre.

L’invio deve essere effettuato con modalità telematica al Centro per l’impiego competente, utilizzando il modello UnificatoSomm. L’adempimento deve essere assolto entro il ventesimo giorno del mese successivo rispetto a quello in cui è avvenuta l’operazione.

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31 ottobre 2023: versamento della seconda rata del ravvedimento

il 31 ottobre 2023 i contribuenti persone fisiche, che non sono titolari di una partita Iva, sono tenute ad effettuare i versamenti della quinta rata delle imposte che risultano dalle dichiarazioni annuali.

Tenuti a questo obbligo sono quanti hanno optato per il versamento rateale. Ricordiamo che anche in questo caso il versamento è relativo al saldo per l’anno 2022 e di primo acconto 2023.

Ultima scadenza, in ordine cronologico, del mese di ottobre, è quella relativa al versamento della seconda rata del ravvedimento speciale. La sanzione è in misura ridotta a 1/18 del minimo a seguito delle indicazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023.

Scadenze fiscali – Domande frequenti

Perché per il ravvedimento speciale è necessario fare due versamenti?

I contribuenti devono passare alla cassa due volte, perché la scadenza del 2 ottobre, in realtà, è quella del mese di settembre 2023. Scopri qui le altre scadenze fiscali di ottobre.

Anche a ottobre 2023 si deve pagare l’Iva?

Sì, ma a questo obbligo sono tenuti esclusivamente quanti hanno optato per l’Iva mensile e chi sta pagando a rate il saldo di quella del 2022.

Cosa devono fare le agenzie di somministrazione del lavoro a ottobre 2023?

Devono comunicare tutti i nuovi rapporti di lavoro avviati nel mese di settembre 2023.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 28 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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