Proroga rottamazione quater: novità con il Decreto Bollette

Un nuovo comunicato stampa del Mef ha prorogato la scadenza della rottamazione quater dal 30 aprile al 30 giugno 2023, ecco come e quali sono le conseguenze per imprese e Partite Iva.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Proroga rottamazione quater
  • Secondo una recente decisione, il Mef ha consentito un periodo di tempo maggiore per accedere alla rottamazione quater.
  • Vengono garantiti altri due mesi per accedere alla misura di rottamazione agevolata dei debiti, e alcune scadenze slittano al 30 settembre 2023. Di conseguenza, il pagamento della prima rata slitta al 31 ottobre 2023.
  • Con il Decreto Bollette arrivano ulteriori novità sulle misure di pace fiscale.

Con la recente introduzione di diverse misure di pace fiscale, i cittadini possono accedere ad alcune agevolazioni per i pagamenti dei debiti cumulati verso lo stato, il fisco o altri enti. Il governo Meloni ha infatti introdotto alcune misure, come la rottamazione quater, per agevolare i contribuenti nel pagamento.

La rottamazione quater permette, a chi ne fa domanda, di accedere alla possibilità di rateizzare i pagamenti, e con la definizione agevolata ricevere uno sconto su sanzioni e interessi. La scadenza all’accoglimento delle domande di accesso alla misura era precedentemente fissata al 30 aprile 2023.

Recentemente il Mef ha comunicato le intenzioni di garantire un arco temporale maggiore per accedere alla misura, proponendo una proroga al 30 giugno 2023, che a sua volta viene spostata in avanti dal Decreto Bollette al 30 settembre 2023. Di conseguenza vengono spostate in avanti anche le date di riferimento per il pagamento delle singole rate.

Proroga rottamazione quater: per quali cartelle esattoriali

La rottamazione quater prevede agevolazioni nel saldo di alcune cartelle esattoriali, ovvero non è applicabile a tutti. Si tratta di cartelle di debito da gennaio 2000 a giugno 2022: le cartelle precedenti o successive a questo periodo non possono rientrarvi.

Sono inoltre esclusi dalla possibilità di ottenere l’agevolazione i debiti derivati dal recupero di aiuti di stato, crediti relativi a sentenze di condanna alla Corte dei conti, multe e sanzioni legate a sentenze penali di condanna.

Sono ammesse alla misura le cartelle di debito per cui è stata applicata anche una rottamazione precedente, e per le cartelle non ancora notificate. Grazie alla definizione agevolata, il contribuente può versare la somma dovuta (in un unico versamento oppure a rate) con lo sconto su sanzioni, interessi e aggio.

La proroga della rottamazione quater non cambia quindi i destinatari e le modalità di funzionamento della misura, ma ne altera le scadenze. Per poter accedere ad alcune misure di pace fiscale infatti era necessario inviare una apposita richiesta al fisco entro il 30 aprile 2023. In alcuni casi, le scadenze slittano ulteriormente, come vedremo tra poco.

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Proroga rottamazione quater e Decreto Bollette

Ad intervenire con la proroga della misura è in un primo momento il comunicato stampa n. 68 del 21/04/2023 del governo, che proroga la scadenza fissata precedentemente dalla Legge di Bilancio 2023 alla presentazione della domanda di accesso.

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato la recente decisione anche tramite il proprio portale ufficiale online:

“Agenzia delle entrate-Riscossione informa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il comunicato n. 68 del 21/04/2023, ha annunciato che è differito al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione della domanda di adesione alla Definizione agevolata (Rottamazione-quater), attualmente fissato al 30 aprile dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022).”

La decisione del Mef consente due mesi in più per accedere alla rottamazione quater, e per verificare lo stato della propria situazione di debito è possibile utilizzare il prospetto informativo al contribuente. Si tratta di uno strumento messo a disposizione dal fisco online, che ogni contribuente può usare per verificare quali cartelle di debito possono essere inserite nella rottamazione quater.

Il Decreto Bollette va a prorogare ulteriormente diverse scadenze, partendo dal ravvedimento operoso speciale, il cui termine di pagamento si sposta dal 31 marzo al 30 settembre 2023, includendo la prima rata per chi ha deciso per la rateizzazione.

La definizione delle violazioni formali viene spostata come scadenza dal 31 marzo al 31 ottobre 2023, mentre la domanda per la rottamazione dei ruoli rimane al 30 aprile 2023.

Le proroghe principali riguardano il termine della richiesta per la definizione delle liti pendenti e per pagare gli importi dovuti, oltre al perfezionamento della conciliazione agevolata, per cui la proroga sposta le scadenze dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023, alla luce dei sostegni proposti proprio dal Decreto Bollette.

Mentre da un lato i contribuenti avranno più tempo per proporre la propria domanda di accesso, dall’altro lato slittano anche i pagamenti delle rate, per cui sarà messo a disposizione un periodo molto limitato per il primo versamento.

Il Decreto Bollette inoltre garantisce rottamazione, saldo e stralcio anche per Regioni ed enti locali, sia per la riscossione diretta che tramite soggetti privati. Per il saldo e stralcio sotto i mille euro, gli enti locali potranno decidere in autonomia le modalità di svolgimento, il numero di rate e le scadenze.

Le conseguenze della proroga della rottamazione quater

Come conseguenze dirette della proroga, l’Agenzia delle Entrate spiega che slitteranno le scadenze che riguardano i versamenti a rate. Slitta al 30 settembre 2023 il termine entro cui l’Agenzia invierà ai contribuenti la comunicazione degli importi dovuti per la definizione agevolata, mentre precedentemente tale scadenza era fissata al 30 giugno 2023.

Inoltre, una variazione importante è la scadenza di pagamento dell’unico versamento o della prima rata, che passa dal 31 luglio al 31 ottobre 2023. Se da un lato tale cambiamento può garantire più tempo a imprese e contribuenti per saldare i debiti, dall’altro lato comporta che diverse scadenze verranno concentrate in un unico mese.

Entro il 30 novembre 2023 infatti i contribuenti dovranno versare il 20% della somma dovuta, per essere in linea con le disposizioni della rottamazione quater e con la seconda rata. Rimangono invariate invece le scadenze delle rate successive, fino al limite massimo di 16 rate.


Per le imprese e le Partite Iva queste scadenze così ravvicinate potrebbero costituire un problema, dato che nello stesso periodo scade anche la presentazione del Modello Redditi 2023.

Il problema di una concentrazione così elevata di pagamenti alla fine dell’anno riguarda la possibile carenza di liquidità delle imprese e i professionisti nel saldare queste somme nello stesso periodo.

La proroga della rottamazione quater potrebbe quindi diventare così un’arma a doppio taglio, ed essere svantaggiosa con queste scadenze, per le imprese. In questi mesi cadono anche i versamenti dei contributi fissi INPS.

Insieme alle agevolazioni nel pagamento dei debiti, il governo aveva istituito anche una sospensione alle azioni di riscossione che riguardassero le cartelle incluse nella misura.

Una delle conseguenze della sospensione è proprio quella di poter richiedere il Durc, quasi per un anno intero, anche se sono presenti debiti non sanati, a causa della sospensione delle azioni di riscossione o notifica.
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Come chiedere la rottamazione quater

Per poter accedere all’agevolazione della rottamazione quater, va presentata una apposita domanda, secondo le nuove scadenze. Per richiederla, è necessario procedere telematicamente accedendo al sito agenziaentrateriscossione.gov.it con le proprie credenziali digitali, come lo SPID, CIE o CNS.

In alternativa è possibile presentare la richiesta nell’area pubblica del portale alla pagina apposita. Nell’area privata si può invece visionare il prospetto informativo con tutti i dettagli sulla propria situazione di debito.

Successivamente alla presentazione della domanda, i passaggi avvengono nei seguenti modi:

  • richiesta in area pubblica: si riceve poi un link da validare entro 72 ore via email, e successivamente si ricevono altre due email di conferma;
  • richiesta in area riservata: si riceve una email per la presa in carico e una ricevuta della domanda.

Per ciò che riguarda i pagamenti, si può scegliere se versare le somme in un’unica soluzione oppure tramite rate, con un massimo di 18 pagamenti, con precise regole per le somme da pagare alle prime due rate, con le scadenze viste sopra.

Proroga rottamazione quater – Domande frequenti

Come funziona la proroga della rottamazione quater?

Con la nuova proroga è possibile chiedere l’accesso alla rottamazione quater nei prossimi mesi. Ecco tutti i dettagli della misura.

Cos’è la rottamazione quater?

Si tratta di una misura di pace fiscale che garantisce ai contribuenti che hanno un debito con il fisco di sanarlo in modo agevolato, secondo queste modalità.

Come chiedere la rottamazione quater?

Si può chiedere accedendo al portale online dell’Agenzia delle Entrate – Riscossioni tramite area pubblica oppure all’area riservata.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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