Scadenza modello 730 lavoratori dipendenti, 2023: tutte le date da conoscere

Entro il 2 ottobre 2023 deve essere inviato il Modello 730 precompilato. Questa scadenza vale anche per le Partite Iva? Ecco come funziona questo obbligo per i lavoratori.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Scadenza Modello 730
  • Al 2 ottobre 2023 scade il termine per inviare il Modello 730 precompilato per i dipendenti.
  • Per presentare la dichiarazione dei redditi, le Partite Iva hanno più tempo.
  • La dichiarazione precompilata è disponibile anche per i liberi professionisti.

Entro il 2 ottobre 2023 sarà necessario inviare il Modello 730. Questa scadenza è, a tutti gli effetti, la deadline per presentare la precompilata. Per riuscire a concludere l’operazione è necessario essere in possesso dello Spid, della Cie o delle altre credenziali digitali, che servono per poter accedere ai siti della pubblica amministrazione, compreso quello dell’Agenzia delle Entrate.

Lo scorso anno però, ha anche debuttato la dichiarazione dei redditi precompilata per i titolari di Partita Iva. Va tenuto presente che sia i lavoratori dipendenti che quelli autonomi sono tenuti a presentare ogni anno i redditi percepiti, come obbligo di legge.

Entro l’inizio di ottobre 2023 è necessario inviare il Modello 730, anche precompilato, per coloro che abbiano optato per questa soluzione. Questa scadenza coinvolge tutti i contribuenti o solo una parte? Scopriamolo.

Modello 730: scadenza 2023

Il 2 ottobre 2023 si chiude definitivamente il sipario sulla dichiarazione dei redditi. I contribuenti che hanno optato per la presentazione della precompilata relativa al periodo d’imposta 2022, dovranno inviare il Modello 730 entro questa scadenza.

L’operazione può essere effettuata appoggiandosi ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa è possibile scegliere l’assistenza fiscale di un sostituto d’imposta, di un qualsiasi professionista abilitato o di un Caf.

Bisogna tenere conto che a dover inviare questo documento per la dichiarazione sono lavoratori dipendenti e pensionati, perché per i titolari di Partita Iva cambiano sia le modalità che i documenti.

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Modello 730 precompilato per dipendenti

La presentazione del Modello 730 precompilato, da parte dei lavoratori dipendenti, porta dei benefici diretti. Tramite questo strumento infatti il lavoratore può procedere in autonomia a visionare le informazioni già in possesso al fisco, confermarle o modificarle.

Non saranno sottoposti a controlli formali i documenti che sono stati indicati nella dichiarazione, soprattutto se questi sono stati forniti all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi, come medici o strutture accreditate per l’erogazione dei servizi sanitari. Quindi in questo caso, chi non apporta alcuna modifica, non sarà soggetto a controlli del fisco.

Nel caso in cui il contribuente dovesse decidere di modificare il Modello 730 precompilato, gli agenti del fisco potranno eseguire un controllo unicamente sui dati che sono stati variati e non su tutti gli altri dati che sono stati inviati inalterati.

Modello 730 2023, tutte le novità

Vediamo nel dettaglio quali sono le novità del Modello 730 per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Le modifiche coinvolgono principalmente le detrazioni fiscali a cui è possibile accedere in determinati casi. Con la rimodulazione delle aliquote Irpef, che recentemente sono scese da 5 a 4, cambiano leggermente le detrazioni fiscali per il lavoro dipendente, le pensioni, ma anche per gli autonomi.

Su queste detrazioni però chi ha un reddito più basso, inferiore a 15.000 euro, ha ancora diritto di accedere ad una integrazione sulla retribuzione, di 1.200 euro, se l’imposta è superiore alle detrazioni. Un contributo similare è garantito anche a chi ha un reddito annuo che arriva a 28.000 euro.

Oltre a questo, l’introduzione dell’Assegno Unico ha cambiato molteplici detrazioni fiscali dedicate alle famiglie, per cui molte sono state eliminate per far posto alla misura mensile. Per ciò che riguarda le detrazioni che sono rimaste, si segnalano alcune novità:

  • utilizzando il 730 precompilato, senza modificare i dati sulle spese mediche, non è più necessario presentare scontrini e documenti di pagamento;
  • possibile accesso alle detrazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • possibile accesso alle detrazioni per i canoni di locazione in caso di giovani under 31.

Oltre all’accesso a queste detrazioni, con il Modello 730 è possibile ottenere detrazioni sulle spese sostenute l’anno di imposta precedente, come accade ogni anno. Si tratta ad esempio delle spese collegate al mutuo, le spese per l’asilo nido dei figli e per l’istruzione, spese veterinarie, spese funebri, di intermediazione immobiliare, spese di ristrutturazione inerenti ai diversi bonus fiscali e così via.

Per richiedere le detrazioni fiscali collegate a queste spese, se non sono già indicate nel modello 730 precompilato, bisogna presentare all’intermediario abilitato o sulla piattaforma online tutta la documentazione inerente al costo sostenuto.

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Modello 730 precompilato

Lo scorso anno è stato particolarmente fecondo dal punto di vista della dichiarazione dei redditi e del Modello 730. Ha debuttato la nuova dichiarazione dei redditi precompilata sia per i dipendenti che per i professionisti ed i titolari di Partita Iva.

Per accedere al modello precompilato, i contribuenti devono utilizzare il portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, scegliere il modello da utilizzare (730 per i dipendenti e pensionati, modello redditi PF per gli autonomi) e verificare le informazioni contenute al suo interno.

Va evidenziato che all’interno delle precompilate sono presenti informazioni già in possesso del fisco. Quindi potrebbe non contenere tutti i dati necessari per la presentazione della dichiarazione dei redditi, per cui il contribuente deve verificarne l’esattezza e integrare i dati mancanti.

Senza dubbio grazie alla nuova dichiarazione dei redditi precompilata, una nuova epoca è destinata ad aprirsi sia per i dipendenti che per i pensionati e i titolari di Partita Iva. Il trattamento fiscale dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti si avvicina infatti di molto a quello dei dipendenti, anche se le scadenze per l’invio per i professionisti sono leggermente diverse.

Così come succede per i lavoratori dipendenti, anche per gli autonomi non sarà obbligatorio aderire alla precompilata. I diretti interessati potranno continuare a fare riferimento al modello ordinario dei Redditi Persone Fisiche.

I pro ed i contro della precompilata

In un certo senso la dichiarazione precompilata funziona in modo similare tra dipendenti e autonomi. I dati contenuti all’interno della precompilata possono essere validati o modificati prima dell’invio definitivo al sistema.

Uno dei vantaggi per i dipendenti è che è possibile non dover presentare molti documenti e scontrini. Per gli autonomi invece i vantaggi sono riscontrati soprattutto nell’esonero dalla tenuta dei registri. L’Agenzia delle Entrate provvede a memorizzare i dati trimestrali, i quali contribuiscono anche alla compilazione della nuova dichiarazione annuale Iva precompilata.

Arriva sul portale anche la sezione “Fatture e corrispettivi“, il box per la dichiarazione annuale Iva. Questo permette di modificare ed inviare il Modello F24 legato proprio a questa dichiarazione.

Senza dubbio questi strumenti precompilati sono validi perché permettono di risparmiare del tempo e riducono al minimo gli errori di compilazione. Tassello fondamentale è poi il fatto che i controlli dell’Agenzia delle Entrate diventano meno serrati.

Nel caso, però, in cui il contribuente dovesse modificare la dichiarazione dei redditi precompilata, perderebbe la possibilità di fruire dei benefici sui controlli riservati ai contribuenti, che accettano integralmente quanto presentato.

Le scadenze per i titolari di Partita Iva

Se è vero che per l’invio del Modello 730 precompilato si chiude il sipario il 2 ottobre 2023, per i titolari di Partita Iva le scadenze sono diluite nel corso dell’anno. Quanti dovessero decidere di presentare telematicamente la propria dichiarazione dei redditi hanno tempo di farlo fino al 30 novembre 2022.

Per ciò che riguarda invece la presentazione cartacea, la scadenza è fissata al 30 giugno 2023, per cui le tempistiche risultano più strette.

Attenzione ancora ad una cosa: quanti avessero chiuso la Partita Iva, per un motivo o l’altro, non sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Ma soprattutto questo obbligo continua a sussistere anche se non sono stati prodotti dei redditi.

Modello 730 precompilato – Domande frequenti

Entro quando devono inviare la dichiarazione dei redditi i lavoratori dipendenti?

La scadenza dell’invio del modello 730 è fissato per quest’anno al 2 ottobre 2023. Ecco tutti gli adempimenti da seguire.

Liberi professionisti e lavoratori autonomi possono scegliere la dichiarazione precompilata?

Sia i lavoratori autonomi che i dipendenti possono utilizzare la dichiarazione precompilata, e la presentazione prevede scadenze differenti.

Lavoro dipendente ed autonomo, dal punto di vista della dichiarazione dei redditi, si stanno avvicinando?

L’intento del legislatore è proprio quello: accorciare le distanza, almeno dal punto di vista fiscale, tra i due tipi di lavoratori. Ecco come funziona la precompilata.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Ottobre 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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