- L’Unione Europea propone l’euro digitale per i pagamenti, che potrebbe arrivare già nel 2026.
- Il progetto “euro digitale” è già stato preso in considerazione dall’Europa a ottobre 2021.
- L’euro digitale introdurrà un nuovo metodo per pagare, del tutto elettronico, valido in tutta la zona dell’euro.
L’Unione Europea intende portare avanti il progetto di un nuovo metodo di pagamento elettronico, ovvero l’euro digitale. A parlarne è stata Christine Lagarde, alla presidenza della Banca Centrale Europea. La proposta prevede che il nuovo mezzo di pagamento elettronico non andrà a sostituire del tutto il contante, ma andrà ad affiancarlo.
La proposta di introdurre una moneta digitale di questo tipo non è nuova, perché è stata già ipotizzata nel mese di ottobre 2021. Si tratta di una soluzione in linea, secondo la Commissione Europea, con l’aumento esponenziale dell’utilizzo di metodi di pagamento elettronici nell’area euro.
In un periodo in cui i contanti si utilizzano sempre meno, e in cui si moltiplicano le monete virtuali, come i bitcoin, anche l’Europa vuole garantire ai suoi cittadini una moneta virtuale.
Si potrebbe utilizzare, secondo le prime ipotesi, principalmente all’interno del continente, ma non si esclude che possa essere applicata anche al di fuori. Vediamo in questo articolo come funzionerebbe questo nuovo strumento di pagamento.
Euro digitale: cos’è
Recentemente Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea, ha dichiarato che una proposta concreta di introduzione dell’euro digitale potrebbe già arrivare per metà 2023, per seguire poi l’iter di approvazione. Se l’iniziativa verrà confermata, l’euro digitale potrebbe essere introdotto in Europa a partire dal 2026.
Ma di cosa si tratta? L’euro digitale sarebbe un nuovo metodo di pagamento, del tutto elettronico, per effettuare transazioni al dettaglio, e verrà emesso dalla Banca Centrale Europea, rendendosi accessibile a tutti i paesi che utilizzano l’euro.
L’obiettivo è quello di seguire l’andamento attuale dell’utilizzo del denaro, che vede scendere sempre di più l’uso del contante, di fronte ad un maggiore uso dei metodi di pagamento elettronici.
Va evidenziato anche il ruolo sempre di maggiore importanza delle monete virtuali, come le criptovalute, per cui l’Europa vuole stare al passo con questa evoluzione.
Nel frattempo l’Italia sembra andare in una direzione opposta, con la recente proposta del nuovo governo di innalzare il tetto massimo al contante utilizzabile per singolo pagamento.
Tornando all’euro digitale, garantirebbe una certa sicurezza nei pagamenti, e sarebbe un mezzo a basso costo, facile da utilizzare, e secondo le prime ipotesi il suo uso sarebbe totalmente gratuito per i pagamenti essenziali.
Secondo la Bce, questo strumento avrà utilità sia per i cittadini europei che per le imprese, che potranno utilizzarlo facendo riferimento direttamente alla Banca Centrale Europea.
I vantaggi dell’euro digitale per le imprese
Vediamo nel dettaglio quali potrebbero essere i vantaggi dedicati alle imprese dell’introduzione di una moneta virtuale come l’euro digitale.
L’introduzione di una moneta virtuale di questo tipo, emessa dalla Banca Centrale Europea, garantirebbe prima di tutto una modalità aggiuntiva per accettare pagamenti per le imprese e le piccole attività, inclusi gli esercenti al dettaglio.
Questo sistema garantirebbe un certo risparmio alle imprese, soprattutto perché si tratterebbe di un metodo di pagamento diretto, ovvero senza passare da intermediari come gli istituti bancari.
Di conseguenza verrebbero diminuite o addirittura azzerate, secondo le prime ipotesi, le commissioni sui pagamenti, garantendo un risparmio non indifferente.
In più, uno strumento di questo tipo faciliterebbe i pagamenti automatizzati, e si potrebbe collegare a questo tipo di pagamento alla propria identità digitale, anche se al momento si tratta solamente di ipotesi.
Indubbiamente un sistema di questo tipo limiterebbe ancora una volta l’utilizzo del denaro in contante, per cui al momento in Europa si registra comunque un calo.

L’euro digitale sostituirà il contante?
Quello che è certo per il momento è che l’euro digitale potrebbe disincentivare l’utilizzo del denaro in contante, tuttavia non lo sostituirà. Secondo le prime ipotesi europee infatti questo sistema di pagamento affiancherà quelli già esistenti.
Vanno però anche analizzati i dati relativi all’effettivo uso del denaro in contante di questo ultimo periodo, in Europa. Valdis Dombrovskis ha riportato un quadro interessante:
“La Bce stima che i pagamenti non in contanti effettuati nell’area dell’euro nel 2021 siano aumentati del 12,5% a 114 miliardi di transazioni e il valore totale sia stato di 197,0 trilioni di euro.”
Le persone sempre più spesso scelgono di pagare attraverso altri metodi, escludendo il contante: dall’utilizzo di carte di credito e di debito, all’uso di particolari applicazioni per il pagamento tramite smartphone, optando infine per bonifici bancari per importi elevati.
L’utilizzo del denaro è in sostanziale declino nell’area europea, mentre nascono nuove valute di scambio come le criptovalute. L’euro digitale tuttavia non andrà a sostituire il denaro in contante, ma con molta probabilità incentiverà ulteriormente l’utilizzo degli strumenti digitali per i pagamenti.
Quali sono i rischi dell’euro digitale
L’euro digitale tuttavia non comporterebbe solamente dei vantaggi, ma anche alcuni rischi. Uno dei principali rischi è quello della tutela della privacy: l’Europa ha già dichiarato di voler tutelare il più possibile le informazioni dei cittadini, una volta introdotto l’euro digitale, tuttavia le preoccupazioni in questo senso non sono poche.
Ti potrebbe anche interessare la lettura di questo articolo sulla cybersecurity per le imprese. La protezione dei dati è definita dall’Unione Europea come un diritto fondamentale, per cui verranno garantiti sistemi di protezione dei dati avanzati, anche per le piccole transazioni.
L’UE si esprime anche sul rischio della tracciabilità dei pagamenti, dichiarando che non vi è alcun interesse in tal senso, e neanche nel cumulare dati che riguardano le abitudini di acquisto dei cittadini.
Uno dei principali rischi dell’introduzione di questa forma di pagamento tuttavia riguarda le banche: l’euro digitale permetterebbe a tutti di pagare senza passare da intermediari, ovvero semplicemente utilizzando un deposito di denaro sul proprio smartphone, e evitando del tutto le commissioni.
Le banche temono quindi che molti cittadini possano scegliere l’euro digitale in un unico momento creando quella che potrebbe essere una vera e propria crisi finanziaria e bancaria.
La preoccupazione delle banche è che i cittadini scelgano inoltre di chiudere i propri conti correnti tradizionali, per utilizzare solamente l’euro digitale direttamente con la Banca Centrale, considerata più stabile.
Al momento l’UE ha introdotto solamente ipotesi sul funzionamento dell’euro digitale, e si attende il vaglio definitivo il prossimo anno.
Tuttavia, come sottolinea la Bce, con molta probabilità questo provvedimento vedrà realizzazione, perché i sistemi di pagamento già si stanno muovendo verso il digitale in tutto il mondo.
Euro digitale – Domande frequenti
L’euro digitale attualmente è solamente una proposta, ma potrà essere messa in pratica entro il 2026. Si tratta di un nuovo strumento di pagamento elettronico che sarà valido in tutta Europa.
L’euro digitale permetterà di effettuare pagamenti in modo semplice e veloce dallo smartphone, senza passare necessariamente da un intermediario. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Le imprese, e gli esercenti, potrebbero accettare un nuovo metodo di pagamento, risparmiando sulle commissioni, e i pagamenti potrebbero essere facilmente automatizzati.