Elezioni e fisco: ecco cosa propongono i principali partiti politici

Quali sono le proposte degli schieramenti politici sul fisco e le partite IVA in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre 2022? Scopriamolo insieme.

di Pierpaolo Molinengo

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Elezioni 2022: quali sono i programmi degli schieramenti elettorali.
  • Flax tax e taglio del cuneo fiscale dividono i vari leader.
  • Dalle diverse forze politiche scese in campo emergono diverse proposte fiscali.

Quali sono i programmi dei vari partiti politici in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022? Tra le promesse, che sono arrivate nel corso di queste settimane, ci sono la semplificazione del sistema fiscale e la riduzione delle tasse da pagare.

A dividere l’opinione pubblica e i vari leader politici ci sono:

  • la flat tax;
  • il taglio del cuneo fiscale;

Ogni partito politico ha la sua ricetta, che viene minuziosamente spiegata in vista delle elezioni. Per il momento, però, nessuno sembra soffermarsi su un aspetto molto importante: quello delle risorse necessarie per realizzare i propri programmi.

Quando si parla di elezioni e di campagne elettorali, non manca mai il capitolo sulle tasse: la promessa di far risparmiare qualcosa agli Italiani è uno dei temi che accomuna la maggior parte, se non tutti gli schieramenti elettorali. Ma vediamo cosa dobbiamo aspettarci.

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Elezioni 2022: il fisco per il Centro Sinistra

La nostra carrellata dei vari programmi elettorali parte dal Partito Democratico, che parteciperà alle prossime elezioni alleato con Più Europa, Impegno Civico e Alleanza Verdi Sinistra Italiana.

Tutti i partiti, che fanno parte di questa coalizione, hanno provveduto a definire o stanno ancora facendo le proprie politiche. In questa sede faremo riferimento alle proposte del PD, che costituisce a tutti gli effetti la forza politica più rappresentativa di questo gruppo.

A costituire il programma elettorale 2022 sono la bellezza di 40 pagine, che gli elettori possono facilmente consultare sul sito ufficiale del PD. In questa sede ci soffermeremo solo sulla parte che riguarda il fisco. Vediamo i punti più importanti.

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Il fisco secondo il PD

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Enrico Letta, segretario generale del Partito Democratico

Il centro sinistra si presenta alle prossime elezioni con un programma ben delineato per quanto riguarda il fisco. L’idea è quella di fornire un valido sostegno alle attività degli artigiani, delle piccole e delle medie imprese, senza dimenticarsi dei professionisti.

Ma soprattutto l’intenzione è quella di contrastare i crescenti costi che derivano direttamente dall’inflazione.

La proposta, in questo senso, è quella di permettere l’autoliquidazione mensile delle imposte per le partite Iva.

Il progetto coinvolgerebbe direttamente i lavoratori autonomi e i liberi professionisti e sarebbe un’alternativa al sistema di saldo ed acconto attualmente in vigore. Sarebbe inoltre estesa la detrazione Irpef del 50% a tutte le tipologie di start up per le persone fisiche sotto i 35 anni.

Tra le altre proposte messe sul tavolo, c’è anche la proroga del contratto di espansione, in modo da aiutare le imprese che sono in crisi e che hanno più di 50 dipendenti.

Centro Sinistra, le altre proposte sul fisco

Le proposte in vista delle elezioni del Centro Sinistra, che hanno come oggetto il fisco, non finiscono qui. Questi sono i punti più importanti:

  • riforma fiscale per arrivare ad una riduzione del carico Irpef per i redditi medio bassi;
  • razionalizzazione delle agevolazioni fiscali;
  • aumento di una mensilità degli stipendi netti, grazie ad una franchigia da 1.000 sui contributi Inps;
  • per dare impulso all’occupazione femminile, una tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito della famiglia;
  • totale e completo abbattimento dei contributi per tutte le assunzioni a tempo indeterminato under 35 anni.

Nel programma delle prossime elezioni, il Pd ha introdotto degli incentivi specifici per alcuni specifici settori che coinvolgono il no profit, l’informazione e lo sport, solo per citarne alcuni.

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Elezioni 2022: il fisco secondo il Centro Destra

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Salvini, Berlusconi e Meloni, leader della coalizione di Centrodestra

Il Partito Democratico ha seccamente bocciato la flat tax, cavallo di battaglia del Centro Destra, schieramento che vede affiancati Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati.

Come già abbiamo visto per il Centro Sinistra, anche in questo caso i singoli partiti stanno definendo i programmi elettorali.

Per il momento è possibile dare un’occhiata a quello della Lega, che risulta essere pronto e disponibile online.

Nell’accordo stretto tra queste forze politiche si parla di un fisco equo, che si dovrà basare sui seguenti punti fermi:

  • una minore pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi;
  • secca bocciatura di ogni patrimoniale, dichiarata o mascherata;
  • eliminazione delle micro tasse, che costituiscono un costo troppo elevato per lo Stato che li deve gestire;
  • una nuova pace fiscale, che permetta ai contribuenti la risoluzione delle pendenze ancora aperte;
  • incentivare le assunzioni, abbassando le tasse alle imprese che assumono;
  • estendere la flat tax ai titolari di partita Iva, che abbiano un fatturato inferiore a 100.000 euro;
  • razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari;
  • introduzione del conto unico fiscale per la piena e immediata compensazione dei crediti e dei debiti verso la Pubblica Amministrazione;

Il fisco visto dal Centro Destra

Il programma per le prossime elezioni non prevede unicamente un intervento diretto sul fisco. Ci sono anche degli interventi leggermente più trasversali. Tra questi possiamo ricordare:

  • in favore dei lavoratori e delle imprese è previsto taglio secco del cuneo fiscale;
  • per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità è previsto un intervento sull’Iva, ampliando la platea dei beni per i quali è prevista l’aliquota ridotta;
  • taglio dell’Iva sui prodotti energetici;
  • defiscalizzazione e incentivazione del welfare aziendale;
  • maggiori tutele per il lavoro autonomo e le libere professioni, tutela delle micro e delle piccole medie imprese, lotta alla concorrenza sleale.
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Elezioni 2022: il fisco per il Movimento 5 Stelle

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Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle

La nostra carrellata sui programmi in vista delle prossime elezioni, si chiude con le proposte per il fisco del Movimento 5 Stelle, che si presenta da solo il prossimo 25 settembre 2022.

Anche in questo caso, nel programma dei grillini (disponibile qui) al fisco è dedicato un vero e proprio capitolo.

Uno degli obiettivi principali è la semplificazione, che dovrà essere realizzata attraverso alcune misure che dovranno essere adottare. Eccole qui di seguito:

  • cashback fiscale. Si propone l’introduzione di un meccanismo che preveda l’immediato accredito su conto corrente delle spese detraibili sostenute con strumenti elettronici;
  • l’Irap sarà cancellato per tutte le imprese;
  • riduzione del cuneo fiscale per lavoratori ed imprese;
  • rendere strutturale la cessione dei crediti fiscali. L’intento, in questo caso, è di stabilizzare definitivamente il meccanismo che ha portato al successo il Superbonus;
  • possibilità di accedere ad una maxirateazione delle cartelle esattoriali.

Elezioni 2022 – Domande frequenti

Quali sono i principali punti di forza del programma del Centro Sinistra?

Una delle proposte più interessanti è la riduzione del carico Irpef per i ceti medio bassi.

Il Centro Destra punta esclusivamente alla flat tax?

La flat tax è sicuramente uno dei punti di forza del suo programma, ma ha anche bocciato la patrimoniale ed i micro tributi.

Quali sono le proposte del Movimento 5 Stelle?

Le due proposte più interessanti sono il cashback fiscale, che prevede il rimborso delle spese detraibili; e la cancellazione dell’Irap.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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