Decreto alluvione: sospesa la tregua fiscale, con nuova scadenza a novembre

Le scadenze dei pagamenti e degli adempimenti fiscali previsti sono posticipati al 20 novembre 2023. Inoltre, per quanto riguarda la rottamazione, sono previsti 3 mesi aggiuntivi per presentare le istanze di adesione. Scopri qui i dettagli.

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Decreto alluvione tregua fiscale
  • I pagamenti e gli adempimenti fiscali in scadenza tra il 1 maggio e il 31 agosto sono stati prorogati al 20 novembre 2023.
  • È stata concessa una proroga di tre mesi per la presentazione delle istanze di adesione alla rottamazione delle cartelle esattoriali.
  • Prevista la sospensione dei versamenti per la regolarizzazione delle rate omesse.

L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha portato alla promulgazione di un decreto speciale che prevede importanti misure di sostegno per i residenti dei comuni colpiti, il Decreto Emilia Romagna.

Tra queste, vi è la sospensione della tregua fiscale, che consente ai contribuenti di posticipare i pagamenti e gli adempimenti fiscali in scadenza nel periodo compreso tra il 1 maggio e il 31 agosto. Ora, tali scadenze sono state prorogate al 20 novembre 2023.

Il decreto ha fatto slittare diverse scadenze fiscali, comprendendo anche ciò che riguarda le misure di tregua fiscale previste dal governo Meloni per il 2023.

Decreto alluvione Emilia Romagna e cartelle esattoriali

Per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali, è stata stabilita una proroga generale di tre mesi per chi risiede nei comuni colpiti dall’alluvione. Ciò significa che i contribuenti potranno presentare le istanze di adesione fino al 30 settembre, anziché entro il 30 giugno come inizialmente previsto.

Anche i pagamenti delle prime e seconde rate, originariamente fissati rispettivamente al 31 ottobre e al 30 novembre 2023, sono stati posticipati al 31 gennaio e al 28 febbraio 2024.

La sospensione dei pagamenti fino al 20 novembre riguarderà anche la sanatoria degli avvisi bonari e le rate dell’adesione agevolata, nonché la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento.

Inoltre, i versamenti per la regolarizzazione delle rate omesse successive alla prima, derivanti da accertamenti con adesione o acquiescenza, avvisi di accertamento, rettifica, liquidazione e conciliazioni, saranno sospesi.

La proroga di tre mesi riguarda anche la definizione agevolata delle cartelle esattoriali per i soggetti che risiedevano o avevano la sede legale o operativa nei comuni colpiti dall’alluvione al 1° maggio 2023.

Questa estensione dei termini e degli obblighi riguarda i commi 232, 233, 235, 237, 241, 243 e lettera a) del comma 250 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022).

Questi commi regolamentano le scadenze per i pagamenti, l’applicazione degli interessi, la presentazione delle domande di adesione alla sanatoria e la comunicazione delle somme dovute da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

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Decreto alluvione: scadenze prorogate a novembre

È importante sottolineare che, come stabilito chiaramente nell’articolo 1, comma 8 del decreto alluvione, i versamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il 20 novembre, senza l’applicazione di interessi o sanzioni. Non verranno effettuati rimborsi per quanto già versato.

Nel caso in cui si scelga di pagare le somme dovute in modalità dilazionata, la proroga generalizzata di tre mesi comporterà un prolungamento del piano di rate fino al 2028 rispetto alla data dell’ultima rata attualmente prevista per il 30 novembre 2027.

Al momento, la definizione degli avvisi bonari è in sospeso. La sospensione avrà un impatto significativo sulla definizione agevolata di tali avvisi, sia quelli di nuova emissione che quelli già in corso di dilazione.

Decreto alluvione: sanzioni ridotte per le zone colpite

La disposizione contenuta nell’articolo 1, comma da 153 a 159 della legge 197/2022, offre ai contribuenti la possibilità di pagare con sanzioni ridotte (principalmente dal 10% al 3%) le comunicazioni di irregolarità che non erano ancora scadute all’1 gennaio 2023 o che erano state recapitate successivamente a quella data.

Questa definizione riguarda le comunicazioni emesse in base all’articolo 36-bis del DPR 600/73 e all’articolo 54-bis del DPR 633/72 relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021.

Tuttavia, queste disposizioni si applicano solo agli importi ancora da corrispondere al 1° gennaio 2023, così come quelli riferiti a qualsiasi anno e in corso di regolare dilazione ai sensi dell’articolo 3-bis del DLGS 462/97.

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Gli altri aiuti a sostegno dell’Emilia Romagna

Le linee guida sopraindicate fanno in realtà parte di un pacchetto di misure straordinarie adottato dal Consiglio dei ministri per far fronte all’emergenza causata dal maltempo in Emilia-Romagna. Questi provvedimenti offrono un sostegno immediato ai cittadini colpiti dalla situazione critica.

In primo luogo, è stata stabilita una sospensione delle tasse e dei contributi fino al 31 agosto. Questo significa che i residenti e le imprese non saranno tenuti a effettuare i pagamenti fiscali nel periodo indicato, alleggerendo così il carico economico.

Inoltre, è stata decisa la sospensione dei mutui e del pagamento delle bollette. Questa misura mira a alleviare la pressione finanziaria sulle famiglie e le imprese, consentendo loro di concentrarsi sulla messa in sicurezza delle loro abitazioni e delle attività.

Per quanto riguarda l’occupazione, è stata introdotta la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti, con una durata massima di 90 giorni. Ciò significa che i lavoratori potranno beneficiare di un sostegno economico durante il periodo di crisi, garantendo loro una certa stabilità finanziaria.

Le famiglie che si sono trovate sfollate a causa dell’alluvione riceveranno un contributo mensile fino a 900 euro. Questo sostegno economico mira a coprire le spese immediate per l’alloggio e le necessità di base, offrendo una certa tranquillità nelle difficili circostanze.

Sostegni per i lavoratori autonomi

Inoltre, i lavoratori autonomi colpiti dalla calamità potranno beneficiare di un contributo straordinario una tantum fino a 3.000 euro. Questo aiuto finanziario ha l’obiettivo di sostenere gli imprenditori individuali nel ripristino delle loro attività e nell’affrontare le conseguenze dell’emergenza.

È importante sottolineare che queste misure sono supportate da una copertura finanziaria significativa. Fino a 580 milioni di euro sono stati destinati alla cassa integrazione in deroga per i dipendenti, garantendo un sostegno ampio e duraturo.

Inoltre, fino a 300 milioni di euro sono stati stanziati per il contributo ai lavoratori autonomi, assicurando una risorsa finanziaria adeguata per la ripresa delle attività economiche.

Decreto alluvione, tregua fiscale – Domande frequenti

Quali sono le misure previste dal decreto alluvione?

Le misure di sostegno previste dal decreto speciale per i residenti dei comuni colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna includono la sospensione della tregua fiscale, la proroga per la richiesta di rottamazione delle cartelle e la sospensione di pagamenti e regolarizzazioni.

Quando termineranno gli effetti del decreto alluvione?

La scadenza prevista per le misure fiscali è il 20 novembre 2023. Scopri tutti i dettagli in questo articolo.

Quali sono le zone colpite dall’alluvione?

L’evento alluvionale ha interessato un totale di 44 comuni nell’area dell’Emilia-Romagna, comprese principalmente la città metropolitana di Bologna e le province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Modena e Reggio Emilia.

Autore
Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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