Controlli del fisco: si prevedono 2,6 milioni di notifiche

Nel 2023 verranno inviate almeno 2,6 milioni di notifiche di pagamento ai contribuenti italiani che hanno un debito. Ecco a chi saranno indirizzate e come funzionano le agevolazioni.

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  • Continuano i controlli del fisco, per cui si prevede l’invio, nel 2023, di 2,6 milioni di notifiche ai contribuenti italiani che hanno debiti.
  • I controlli mirano a ridurre l’evasione fiscale, almeno del 5% entro il 2025.
  • Al centro dei controlli ci saranno tutti i debiti per cui i cittadini non si sono mossi spontaneamente per provvederne i pagamenti, nonostante le agevolazioni in corso.

Proseguono i controlli del fisco sulla situazione debitoria degli italiani, verso lo stato, enti previdenziali o altre amministrazioni locali. In particolare per il 2023, in linea con gli obiettivi del PNRR, si prevede l’invio di 2,6 milioni di notifiche ai cittadini, con la richiesta di provvedere al saldo dei debiti.

Al centro di questi controlli ci saranno tutte le somme non correttamente versate dagli italiani, come tasse, imposte di vario tipo, bollo auto non pagato, IMU, TARI, tributi locali e multe. L’obiettivo del governo rimane quello di abbassare l’evasione fiscale, fenomeno ancora diffuso largamente in Italia.

Per farlo, sono stati messi in campo diversi strumenti di definizione agevolata, come la possibilità di pagare a rate con una diminuzione della sanzione, tramite ravvedimento operoso o altri sconti sulle cartelle esattoriali. Vediamo in cosa consisteranno i nuovi controlli del fisco.

Nuovi controlli del fisco: le previsioni

Si prevede che dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione arriveranno agli italiani nel 2023 almeno 2,6 milioni di notifiche: si tratta di avvisi di pagamento recapitati a coloro che hanno un debito verso il fisco o un’altra amministrazione. L’obiettivo dello stato è quello di recuperare tutte le somme nei prossimi anni, per cui si prevede anche l’invio di 3 milioni di notifiche nel 2024 e nel 2025.

Questi provvedimenti vengono presi in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ovvero diminuire in punti percentuali l’evasione fiscale in Italia, fino al 15% in meno nel 2026. Gli italiani, e in particolare le imprese, negli ultimi anni si sono trovati tuttavia in difficoltà a causa della pandemia e della conseguente inflazione.

Questo ha portato, oltre alla chiusura di diverse imprese, anche alla difficoltà nel pagamento delle tasse dovute allo stato. Il nuovo governo è intervenuto garantendo diverse forme di agevolazione nei pagamenti di queste somme, sia per privati cittadini che per imprenditori. Di fatto si tratta di sostegni che permettono il pagamento a rate agevolato, sconti sulle sanzioni e stralci di alcune cartelle esattoriali.

Si prevede che, tramite queste agevolazioni, i nuovi controlli del fisco e l’invio delle notifiche, verranno restituiti allo stato o alle amministrazioni almeno 2,4 miliardi di euro nel 2023, che potranno facilmente salire a 2,7 miliardi negli anni successivi.

Cartelle esattoriali debiti

Quali sono le agevolazioni sui debiti

Oltre a prevedere nuovi controlli del fisco, il governo ha disposto anche diverse agevolazioni nel pagamento dei debiti. Si tratta di interventi che vanno in diverse direzioni:

  • stralcio delle cartelle esattoriali di basso importo, ovvero inferiori a 1.000 euro: applicato parzialmente, prevede che le singole amministrazioni e i Comuni possano scegliere se garantire l’eliminazione di queste somme dovute, oppure no. Attualmente il tempo a disposizione per queste realtà per scegliere è stato allargato a marzo 2023;
  • tregua fiscale sulle cartelle esattoriali: in questo caso si tratta di una agevolazione che riguarda le dichiarazioni effettuate nel 2021 o precedentemente, e prevede uno sconto sulle sanzioni, ridotte a un diciottesimo del minimo. I contribuenti possono accedervi pagando subito quanto dovuto oppure chiedendo la rateizzazione entro fine marzo 2023;
  • riduzione delle sanzioni, che vengono abbassate anche al 3% per i debiti cumulati negli ultimi anni. Le sanzioni vengono ridotte anche per chi rinuncia al contenzioso tributario;
  • piani di rateizzazione concessi fino a 20 rate, con una possibilità di calcolo su un apposito foglio fornito telematicamente dall’Agenzia delle Entrate.

Queste sono le principali misure previste dalla pace fiscale introdotta dal governo Meloni con la Legge di Bilancio 2023. Questi interventi hanno l’obiettivo di facilitare i pagamenti a cittadini e imprese, per garantire un ritorno delle somme a enti e amministrazioni.

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Controlli del fisco: chi riguarderanno

Al centro dei nuovi controlli del fisco ci sono quindi tutti coloro che hanno contratto uno o più debiti verso lo stato, l’Agenzia delle Entrate, enti comunali, amministrazioni locali, o enti previdenziali come l’INPS. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza verso il fisco, per cui al centro dei controlli ci saranno soprattutto i soggetti “inerti”.

Si tratta di coloro che, nonostante la possibilità di richiedere l’accesso a diverse forme di tregua fiscale o agevolazione, non hanno provveduto in nessun modo a sanare la propria posizione di debito.

In questi casi l’Agenzia delle Entrate invierà nuove notifiche di pagamento, e potrà intervenire anche la Guardia di Finanza per individuare possibili casi di evasione fiscale. Saranno quindi intrapresi provvedimenti particolarmente duri per coloro che non rimediano al proprio debito, tramite controlli ispettivi specifici.

Controlli del fisco: i primi dati

Gli interventi messi in campo dal governo per limitare l’evasione fiscale danno i primi risultati. In 5 giorni infatti sarebbero già arrivate almeno 65.000 richieste di accesso alla definizione agevolata per il pagamento dei debiti verso il fisco.

Nel frattempo il governo sta studiando la nuova riforma fiscale, che introdurrà alcune sostanziali modifiche all’applicazione delle tasse in Italia. Al vaglio ci sono alcune specifiche misure ulteriori per le imprese, nel pagamento dei debiti:

  • concordato preventivo biennale: sarebbe rivolto alle imprese più piccole, che se provvedono al pagamento di quanto richiesto dal fisco, possono essere esonerate da ulteriori controlli per due anni;
  • cooperative compliance: rivolto alle imprese più grandi, si basa sul dialogo costante con il fisco al fine della prevenzione del rischio evasione, per cui la nuova riforma potrebbe abbassare la soglia di accesso per garantire la possibilità a un numero maggiore di imprese.

Infine tra i provvedimenti presi dal governo, c’è anche quello di monitorare i falsi positivi, ovvero gli errori nelle richieste di saldo dei debiti da parte del fisco. Attualmente sono stati calcolati nel numero di 20.000, una cifra bassa rispetto a quanto ipotizzato inizialmente, per cui si continuerà a monitorare l’andamento.

Controlli del fisco – Domande frequenti

Quali saranno i prossimi controlli del fisco?

Si parla di controlli mirati soprattutto ai soggetti inerti, ovvero coloro che non provvedono a sanare la propria situazione di debito con il fisco.

Quanti controlli scatteranno da parte del fisco nel 2023?

Si ipotizzano almeno 2,6 milioni di notifiche inviate ai contribuenti italiani, privati e imprese. Ecco quando verranno inviati.

Controlli del fisco: quali sono le agevolazioni 2023?

Le misure prevedono: una tregua fiscale con annullamento delle cartelle inferiori a 1.000 euro, sanzioni ridotte fino a un diciottesimo, piani di rateizzazione agevolati. Ecco come funzionano questi provvedimenti.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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