Iscro 2023: quali sono i requisiti e come accedere alla misura per le Partite Iva

Quali sono i requisiti per richiedere l'Iscro nel 2023? In questo articolo analizziamo le novità e spieghiamo come presentare la domanda.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Iscro soglie di reddito
  • L’ISCRO è una indennità per i lavoratori autonomi con Partita IVA che si può equiparare ad una cassa integrazione.
  • Dal 2022 possono accedere all’ISCRO nuovi lavoratori autonomi, in base al fatturato annuale.
  • Nel 2023 le modalità di accesso rimangono le stesse della misura dello scorso anno.

L’Iscro è una misura rivolta agli autonomi introdotta in via sperimentale dal 2021 al 2023. Possono accedere a questa particolare indennità i titolari di partita Iva.

Attraverso la circolare n. 14 del 3 febbraio 2023, vengono date istruzioni sui parametri della misura, in base al reddito, seguendo i dati relativi all’inflazione. I nuovi valori sono stati calibrati in base ai prezzi al consumo resi noti direttamente dall’Istat.

A lievitare è stato anche l’importo concesso ai diretti interessati, che continuerà ad essere pari al 25% su base semestrale dell’ultimo reddito, che è stato regolarmente dichiarato all’Agenzia delle Entrate. Per il 2023 comunque, l’importo erogato è compreso nel range tra 275,38 euro e 881,23 euro.

Rispetto agli anni scorsi sono state introdotte due importanti novità: requisiti di reddito più alti e revisione dell’importo che spetta. Per il resto non si segnalano altre novità per l’Iscro 2023, che ricordiamo è rivolta ai titolari di partita Iva che risultino essere regolarmente iscritti alla Gestione Separata Inps.

Iscro 2023: le soglie di reddito

Senza dubbio una delle novità più importanti relative all’Iscro è quella relativa al reddito. Nel 2021 questo era stato fissato in 8.145 euro, ma a partire dal 1° gennaio dello scorso anno l’importo è stato portato a 8.299,76 euro, che doveva corrispondere al reddito dichiarato l’anno prima rispetto a quello in cui si presenta la domanda.

A seguito di un’ulteriore valutazione, come comunicato recentemente dalla circolare INPS, la soglia reddituale cambia per il 2023 a 8.972,04 euro.

In questo modo, il legislatore ha provveduto ad adeguare gli importi della cassa integrazione per i titolari di partita Iva rispettando la rivalutazione annuale dell’Istat. A definire i nuovi importi ci ha pensato la circolare n. 14 del 3 febbraio 2023.

Iscro


Ricordiamo che l’Iscro è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2021 ed è a tutti gli effetti un ammortizzatore sociale rivolto ai lavoratori autonomi in possesso di una partita Iva.

Viene riconosciuta direttamente a quanti presentano una apposita domanda di accesso. I diretti interessati possono ricevere un contributo variabile, e il contributo si può chiedere fino al 31 ottobre 2023, al servizio online INPS.

L’erogazione dell’indennità viene corrisposta per sei mesi, a partire dal primo giorno del mese successivo a quando si presenta la domanda di accesso, e non è soggetta a Irpef.

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Chi può chiedere l’Iscro

È importante ritornare a fare il punto della situazione su chi possa fare domanda per ottenere l’indennità Iscro. Recentemente, come abbiamo visto, la rivalutazione Istat è andata ad incidere direttamente sui parametri, che permettono di ottenere il contributo. Proviamo a vedere chi può farsi avanti.

Questa particolare forma di cassa integrazione, riservata ai titolari di partita Iva, può essere richiesta dai lavoratori autonomi, ma anche da quanti abbiano dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa e che siano iscritti alla Gestione Separata Inps. Non devono rientrare in nessun altro regime pensionistico obbligatorio, pubblico o privato.

Iscro Partite Iva


Per riuscire ad ottenere l’Iscro, è necessario che il diretto interessato abbia perso almeno il 50% del fatturato rispetto alla media dei tre anni precedenti. Stando alle indicazioni che arrivano dalla circolare Inps, i requisiti per presentare la domanda, aggiornati al 2023 sono i seguenti:

  • il diretto interessato non deve essere assicurato presso altre forme di previdenza obbligatorie;
  • non bisogna essere beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • è necessario aver dichiarato un reddito non superiore a 8.972,04 euro. Questa cifra si riferisce unicamente al reddito prodotto per lo svolgimento dell’attività lavorativa autonoma;
  • essere titolari di partita Iva da almeno quattro anni nel momento in cui si presenta la domanda;
  • essere in regola con i versamenti previdenziali;
  • aver prodotto un reddito da lavoro autonomo, nel corso dell’anno precedente rispetto a quello che si presenta la domanda, inferiore del 50% rispetto alla media di quello percepito nei tre anni precedenti.

Iscro 2023, aperte le domande

Nel momento in cui i diretti interessati dovessero rispettare i requisiti, che abbiamo appena elencato, potranno presentare la domanda Iscro entro il 31 ottobre 2023. Le richieste dovranno arrivare unicamente in via telematica utilizzando i seguenti canali:

  • portale INPS, accessibile con credenziali SPID, CIE o CNS;
  • Contact Center Integrato chiamando i seguenti numeri: 803164 da telefono fisso o 06164164 da mobile.

Nel presentare la domanda i richiedenti dovranno autocertificare i redditi prodotti, per ogni anno di interesse. Sempre che l’Inps non li abbia già a disposizione.

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Come si calcola l’Iscro

L’Iscro spetta per un periodo pari a sei mesi a partire dal mese successivo nel quale si è presentata la domanda. L’importo sarà pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate.

Facciamo un esempio: a fronte dell’ultimo reddito annuo certificato pari a 6.000 euro, lo stesso verrà diviso per due (6.000/2 = 3.000) e successivamente moltiplicato per il 25% (3.000 x 25% = 750 euro), determinando così l’importo mensile della prestazione.

L’Iscro non si può ricevere in concomitanza con altre misure di sostegno al reddito, come l’RdC, una eventuale pensione diretta, Naspi o Dis-Coll, o in presenza di cariche elettive o politiche.

Iscro 2023 – Domande frequenti

Chi può richiedere l’Iscro 2023?

I titolari di partita Iva e quanti abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa possono chiedere l’Iscro, purché abbiano registrato una perdita del 50% del fatturato rispetto alla media degli ultimi tre anni.

A quanto ammonta l’Iscro?

Il contributo è pari al 25% dell’ultimo fatturato dichiarato. Ma il range consentito per il 2023 va da 275,38 euro a 881,23 euro.

Che cos’è il bonus Iscro?

Si tratta di una erogazione mensile a favore di lavoratori autonomi titolari di Partita IVA, a seguito della perdita di fatturato. Il bonus si può richiedere fino al 31 ottobre 2023 e consiste in una sorta di cassa integrazione per autonomi.

Autore
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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

14 risposte a “Iscro 2023: quali sono i requisiti e come accedere alla misura per le Partite Iva”

  1. Avatar Nebi kanisirin
    Nebi kanisirin

    Io ho partita iva 08/02/2022 quale bonus posso chiedere

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      può richiedere l’ISCRO se ne ricorrono i requisiti, il primo di essi è l’iscrizione alla gestione separata Legge 335/1995.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar Giuseppe
    Giuseppe

    Buongiorno, ho tutti i requisiti, aimè, per poter richiedere l’ISCRO ma sul sito di Inps una volta loggato ed entrato nel sistema compare il messaggio che non puo essere fatta la richiesta perché il periodo corretto è dal 1 maggio al 31 ottobre per gli anni 2022 e 2023.
    Oggi è il 3 maggio e verrebbe da piangere se la cosa non facesse di per se ridere.
    A voi risulta qualche problema?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      potrebbe essere un problema temporaneo del sito dell’inps. Dovrebbe riprovare e se il problema persiste contattare il numero verde 803164.

      Grazie per averci scritto

  3. Avatar Vero
    Vero

    Salve, questa forma di sostegno ISCRO è percepibile anche da P.Iva attive (Sempre iscritte alla Gestione Separata) che purtroppo nel 2022 non hanno fatturato nulla (la p.iva era stata aperta con intento di avere un’agevolazione nel 2021 che poi però non è stata riconosciuta dall’Inps, ma avendo la tassazione agevolata al 5% ha voluto tenere comunque l’attività aperta). Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      non sembrerebbero esserci i requisiti per ISCRO 2023. Le consigliamo, in ogni caso, di approfondire con il suo commercialista.

      Grazie per averci scritto

  4. Avatar MASSIMO
    MASSIMO

    Buongiorno, per accedere all’ISCRO 2023 bisogna iscriversi necessariamente al centro per l’impiego? Oppure non è necessario, secondo le indicazioni della Circolare INPS.
    Grazie.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      per usufruire dell’indennità dovrebbe partecipare a percorsi di aggiornamento professionale che solitamente sono organizzati dall’Anpal, inoltre i beneficiari di Iscro dovranno firmare un patto di servizio personalizzato presso il centro per l’impiego entro 30 giorni dalla domanda.

      Grazie per averci scritto

  5. Avatar Pink
    Pink

    fatturato 0 negli ultimi 3 anni quando dà, cosa fa l’INPS in questo caso? grazie.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,

      dipende dal tipo di attività svolta e dalla gestione inps alla quale si è iscritti.

      Grazie per averci scritto

  6. Avatar stefania
    stefania

    Buongiorno,
    il reddito da prendere a riferimento per il calcolo è il reddito lordo o il reddito netto?
    Grazie mille

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      Dovrà indicare il reddito prodotto per lo svolgimento dell’attività lavorativa autonoma ed esposto, nella dichiarazione dei redditi, nei seguenti quadri:
      nel quadro “RE” in ipotesi di attività professionale individuale;
      nel quadro “RH” in ipotesi di partecipazione a studi associati;
      nel quadro “LM” per i soggetti in regime forfettario.
      Grazie per averci scritto

      1. Avatar stefania
        stefania

        Grazie ma il mio dubbio è se prendere LM34 o LM36

        1. Avatar Redazione Professionale
          Redazione Professionale

          Buonasera,
          solitamente per le prestazioni di questo tipo il reddito di riferimento è il reddito netto. In caso di dubbi seguire pedissequamente le istruzioni o contattare l’inps.

          Grazie per averci scritto

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