Bollette e imprese: con i Power Purchase Agreements si risparmia sull’energia elettrica

Secondo una recente ricerca Cerved, siglando accordi a lungo termine per l'energia pulita, le imprese possono risparmiare fino a 2,6 miliardi di euro in tre anni. Scopri qui tutti i dati.

di Valeria Oggero

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  • Una recente stima di Cerved ha confermato che le imprese possono risparmiare, fino a 2,6 miliardi di euro in tre anni, con la sottoscrizione di contratti a lungo termine con fonti rinnovabili.
  • I contratti a lungo termine, Power Purchase Agreements, sono vantaggiosi per le aziende che consumano maggiormente energia.
  • Dopo gli aumenti dei prezzi dell’energia elettrica degli scorsi mesi, le aziende per correre ai ripari scelgono soluzioni vantaggiose sul lungo periodo.

L’aumento dei prezzi dell’energia ha coinvolto non solo le famiglie italiane, ma anche le imprese, specialmente quelle che consumano maggiormente questa risorsa. La crisi energetica è apparsa evidente anche a livello europeo, tant’è che l’UE sta poco alla volta prendendo provvedimenti, anche grazie al progetto REPowerEU.

In questo scenario si colloca una recente ricerca Cerved, che ha confermato che le imprese che sottoscrivono contratti a lungo termine con approvvigionamento di energia rinnovabile possono ricavare importanti vantaggi, in termini di risparmio, sul lungo periodo.

In particolare secondo questi dati le aziende che scelgono di sottoscrivere un Power Purchase Agreements, ovvero un contratto di energia a lungo termine, possono risparmiare fino a 2,6 miliardi di euro nel giro di tre anni. Ma vediamo nello specifico quali sono i dati ricavati dalla ricerca Cerved.

Bollette imprese: risparmiare con i contratti a lungo termine

Le imprese possono risparmiare scegliendo un contratto a lungo termine vantaggioso, soprattutto nel caso di approvvigionamento di grandi quantità di energia. A stimare questa prospettiva è una ricerca Cerved, che individua nei PPA una soluzione utile per le aziende italiane.

Le potenzialità di risparmio sono state presentate da Cerved con la recente ricerca:

“L’analisi stima che in Italia le oltre 3.700 imprese energivore – pur con una diversa idoneità ad assorbire energia fotovoltaica – potrebbero risparmiare 2,5 miliardi di euro nei prossimi 3 anni se il prezzo dell’energia si normalizzasse progressivamente ai livelli precrisi, e addirittura 4 miliardi se si mantenesse più elevato.”

Si parla di un risparmio sul lungo periodo fino a 2,6 miliardi di euro, e quasi 10.000 GWh annui dei propri consumi potrebbero essere coperti da energia pulita, in particolare dal fotovoltaico. In questo modo si eviterebbe l’emissione di Co2 per almeno 4 milioni di tonnellate.

I Power Purchase Agreements, ovvero contratti a lungo termine, basati su energia pulita potrebbero quindi portare vantaggi sia in termini di risparmio che di tutela dell’ambiente, favorendo quella che è la transizione ecologica.

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Quali imprese risparmierebbero sulle bollette

A risparmiare maggiormente sulle bollette, sottoscrivendo contratti che hanno come fonte energia pulita, e a lungo termine, sarebbero soprattutto le imprese che necessitano di grandi risorse energetiche, ovvero le imprese energivore, tuttavia la distribuzione sarebbe diversa in base al settore.

Elenchiamo qui di seguito i settori individuati da Cerved in cui si potrebbe ottenere il maggiore risparmio tramite questo tipo di approvvigionamento:

  • metalli: risparmio stimato di 392 milioni di euro in tre anni;
  • chimica: risparmio stimato di 376 milioni di euro;
  • plastica: risparmio stimato di 371 milioni di euro;
  • agroalimentare: incidenza sulla redditività dell’8,9%.

A beneficiare di questa scelta sarebbero anche l’industria casearia e della carne, quella estrattiva e della plastica. Indubbiamente la transizione ecologica comporta un adeguamento da parte delle imprese di tutta Europa, tuttavia questo potrebbe essere un primo passaggio vantaggioso per le aziende italiane, soprattutto in alcune zone del paese.

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Cerved ha infatti anche dato una stima relativa alle zone d’Italia in cui questo passaggio potrebbe essere maggiormente rilevante in termini di risparmio. Si tratta delle regioni in cui si trova la maggior parte dell’industria energivora, ovvero che richiede un grande dispendio di energia, ovvero Abruzzo, Toscana, Molise e Sardegna.

Il risparmio individuato da questa ricerca non è da attribuirsi solamente al pagamento delle bollette, ma anche alla redditività stessa dell’impresa. Questi passaggi consentirebbero una decarbonizzazione più veloce del paese, in linea con la transazione ecologica.

Imprese e fotovoltaico

Oltre a questa ricerca, emerge anche un dato interessante che riguarda le imprese e il fotovoltaico, che sempre più spesso viene preso in considerazione sia per il risparmio a cui può portare, sia per l’autoconsumo di energia.

Il fotovoltaico sui tetti industriali in particolare ha grandi potenzialità: sempre una ricerca Cerved ha evidenziato che almeno 110.000 tetti industriali potrebbero ospitare impianti fotovoltaici, con una capacità totale di 30 GW.

Questi dati, uniti a quelli presentati dallo studio ISPRA, che rivela un potenziale in Italia di più di 90 Gw di energia solare dalle installazioni sui tetti, entro la fine del decennio, rivelano che il paese ha un grande potenziale di sviluppo per ciò che riguarda l’energia pulita, in particolare quella solare.

E sono proprio le industrie che potrebbero ospitare la maggior parte degli impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo: in questo caso il risparmio per le aziende sarebbe evidente, unito alla possibilità di garantire energia pulita per l’ambiente.

REPowerEU per le imprese

Un progetto recente, portato avanti dall’Europa, è il REPowerEU, iniziativa che ha come obiettivi la diffusione di energia pulita, sostenibile e con prezzi accessibili per l’Europa. A seguito della crisi energetica che ha coinvolto il continente, anche a causa degli ultimi avvenimenti geopolitici, l’UE ha deciso di intervenire con un piano specifico per la gestione dell’energia.

Tra gli obiettivi vi è quello di aumentare la produzione dell’energia pulita, oltre a quello di diversificare le fonti di approvvigionamento dei paesi membri. Attualmente l’UE ha ridotto la dipendenza dai combustibili fossili russi, e ha portato avanti iniziative cha hanno garantito una riduzione dei consumi energetici del 20%, raddoppiando la diffusione dell’energia rinnovabile.

Il piano REPowerEU porta avanti la transazione verde, incentivando gli investimenti in questa direzione, e recentemente in Italia anche il PNRR ha subito alcune modifiche per adeguarsi a questa pianificazione. A questo proposito è stato proposto per l’Italia un ecobonus al 100%, in questo caso riservato alle abitazioni private, e per chi ha redditi bassi.

Come riporta la Commissione Europea, l’intervento delle imprese è fondamentale nel passaggio all’energia pulita, per cui è incentivato un cambiamento dell’intera industria europea:

“Per sostenere questa transizione pulita, dobbiamo sviluppare la nostra industria, dall’idrogeno alle sostanze chimiche, dalle biotecnologie alle nanotecnologie. Per realizzare questo piano, nel febbraio 2023 abbiamo proposto un piano industriale del Green Deal per l’Europa.”

Bollette imprese, Power Purchase Agreements – Domande frequenti

Cosa sono i Power Puchase Agreements?

Sono contratti di approvvigionamento energetico a lungo termine che le imprese possono siglare per attingere dal fonti di energia rinnovabili, e con cui è possibile risparmiare sulle bollette. Scopri tutti i dettagli qui.

Quali sono i vantaggi dei contratti per l’energia pulita a lungo termine?

Questi contratti, oltre a garantire un passaggio all’energia pulita e apportare vantaggi per l’ambiente, contribuiscono al risparmio delle imprese, secondo gli ultimi dati Cerved si parla di almeno 2,6 miliardi di euro di risparmio in tre anni.

Cos’è il REPowerEU?

Il REPowerEU è un’iniziativa europea per incentivare il passaggio all’energia pulita e ottimizzare l’approvvigionamento di energia e gas. Scopri qui cosa prevede.

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Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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