Acconto Iva 2024: ecco chi deve pagare, casi di esonero e scadenza

Il versamento dell'acconto Iva è obbligatorio per tutti quei soggetti che sono tenuti a versare l'Iva. Ecco come funziona, soggetti esonerati e modalità di calcolo.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Acconto Iva
  • Tra le ultime tasse che i soggetti Iva devono pagare alla fine di ogni anno, c’è l’acconto Iva.
  • Devono versare questa tassa tutti i contribuenti Iva, tranne i soggetti esenti questa imposta.
  • Per effettuare il pagamento si procede in via telematica utilizzando il modello F24.

Tra le tasse da pagare entro la fine di ogni anno c’è anche l’acconto Iva, che tutti i contribuenti Iva hanno versato. Si tratta di una imposta a chiusura dell’ultimo mese o ultimo trimestre dell’anno, in previsione dell’anno nuovo.

L’acconto Iva è stato versato entro il 27 dicembre 2023, tramite modalità telematiche, utilizzando il modello F24. Sono stati esonerati da questo tipo di versamento tutti i contribuenti non soggetti ad Iva, ad esempio coloro che hanno una Partita Iva a regime fiscale forfettario.

Per effettuare il calcolo dell’acconto Iva, è possibile utilizzare il metodo storico, oppure previsionale, oppure analitico. Si tratta di alternative per cui è possibile selezionare la più conveniente. Andiamo a vedere nel dettaglio come funzionava l’acconto Iva in riferimento all’anno precedente, come si deve pagare e i soggetti obbligati.

Acconto Iva 2024: cos’è e chi deve pagare

L’acconto Iva fa riferimento alle liquidazioni periodiche dell’Imposta sul Valore Aggiunto, a carico di diversi soggetti contribuenti, come Partite Iva, imprese e società.

I soggetti passivi Iva sono tutti coloro che effettuano cessioni di beni o di servizi soggetti Iva nell’esercizio di arti e professioni, sia a livello nazionale che internazionale.

A versare l’acconto Iva 2024 sono quindi obbligati i seguenti soggetti:

  • coloro che effettuano versamenti Iva mensili;
  • coloro che effettuano versamenti Iva trimestrali.

Sono esonerati i soggetti che non sono tenuti al versamento dell’Iva, o che non dispongono di dati di tipo storico o previsionale. Non devono quindi procedere al pagamento i seguenti soggetti:

  • coloro che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre, se su base mensile, o entro il 30 settembre, se su base trimestrale, oppure i soggetti che hanno appena iniziato l’attività;
  • coloro che hanno chiuso il periodo precedente con un credito di imposta;
  • coloro che, anche se hanno effettuato il versamento per l’ultimo periodo, vogliono chiudere il periodo con una eccedenza detraibile dell’imposta.

Inoltre, il versamento dell’acconto Iva non deve essere effettuato per cifre inferiori ad una certa soglia, ovvero di 103,29 euro.

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Particolari esenzioni dall’acconto Iva 2024

Pagare acconto Iva 2023

Oltre ai casi visti sopra, ci sono anche alcune particolari esenzioni dall’acconto Iva, per determinati soggetti:

  • coloro che, nel periodo d’imposta, hanno effettuato soltanto operazioni non imponibili, ovvero per cui non è previsto il pagamento dell’Iva;
  • i produttori agricoli secondo art. 34, comma 6, del DPR n. 633 del 1972;
  • i soggetti che esercitano attività come spettacoli e giochi in regime speciale;
  • le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni senza fini di lucro e le pro loco, in regime forfettario;
  • i raccoglitori e i rivenditori di rottami, carta da macero, vetri e simili, esonerati dagli obblighi di pagamento dell’Iva;
  • gli imprenditori individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda, entro il 30 settembre, se contribuenti trimestrali o entro il 30 novembre, se mensili, a patto che non esercitino altre attività soggette all’Iva.

Come calcolare l’acconto Iva 2024

Per calcolare la somma da versare a titolo di acconto Iva è possibile scegliere, in base al sistema più conveniente, tra il calcolo storico, previsionale, o analitico. Tenendo presente che per ogni contribuente soggetto Iva, gli importi cambiano, vediamo nello specifico in cosa consistono questi metodi di calcolo.

Secondo il metodo storico, l’acconto Iva consiste nell’88% del versamento effettuato, nel mese o trimestre dell’anno di imposta precedente. Si tratta di un versamento al lordo dell’acconto dell’anno precedente, per cui il conteggio viene effettuato in base al debito di imposta risultante da:

  • dalla liquidazione periodica del mese di dicembre dell’anno prima, per i contribuenti mensili;
  • dalla dichiarazione annuale Iva per i contribuenti trimestrali ordinari;
  • dalla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente per i contribuenti trimestrali speciali, ovvero gli autotrasportatori, distributori di carburante, imprese che erogano acqua, gas, energia.

Secondo il metodo previsionale invece, l’acconto viene calcolato in base ad una stima sulle operazioni che con probabilità si effettueranno fino al 31 dicembre. Anche in questo caso l’acconto è dell’88% dell’Iva, in base alla previsione del versamento, su questi periodi:

  • per il mese di dicembre, per i contribuenti mensili;
  • con la dichiarazione annuale Iva, se si tratta di contribuenti trimestrali ordinari;
  • per il quarto trimestre, per i contribuenti trimestrali speciali.

Secondo il metodo analitico, si tiene conto delle operazioni effettuate fino al 20 dicembre. In questo caso l’acconto Iva è pari al 100% dell’importo risultante da una liquidazione sulla base dell’Iva relativa alle seguenti operazioni:

  • operazioni annotate nel registro delle fatture emesse, o dei corrispettivi, nel periodo che va dal 1° dicembre al 20 dicembre, per i contribuenti mensili, o dal 1° ottobre al 20 dicembre, per i contribuenti trimestrali;
  • operazioni effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, nel periodo dal 1° novembre al 20 dicembre;
  • operazioni annotate nel registro delle fatture degli acquisti nel periodo dal 1° dicembre al 20 dicembre, se si tratta di contribuenti mensili, o dal 1° ottobre al 20 dicembre, se si tratta di contribuenti trimestrali.
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Come versare l’acconto Iva 2024

Per effettuare il versamento dell’acconto Iva si utilizza il modello F24, come accade per diversi tipi di imposte, ed è possibile procedere esclusivamente per via telematica.

L’imposta si può compensare con crediti eventualmente cumulati, e l’acconto può essere sottratto dall’Iva da versare nel mese di dicembre, o per la liquidazione degli ultimi mesi dell’anno.

Va tenuto in considerazione che per effettuare il pagamento si utilizzano i seguenti codici tributo:

  • codice tributo 6013: versamento acconto per Iva mensile;
  • codice tributo 6035: versamento Iva acconto contribuenti trimestrali.

Per quest’anno la scadenza sarà al 27 dicembre 2024. Per ciò che riguarda i contribuenti che hanno contabilità separate, è necessario distinguere gli importi da versare per ogni attività svolta, effettuando due pagamenti distinti.

Acconto Iva 2024 – Domande frequenti

Quando si versa l’acconto Iva 2024?

L’acconto Iva deve essere pagato da parte di tutti i contribuenti Iva, entro il 27 dicembre 2024. Ecco come funziona questo versamento.

Come funziona l’acconto Iva 2024?

I soggetti Iva sono tenuti al versamento dell’acconto Iva: è possibile optare per il metodo storico, previsionale oppure analitico.

Chi è esonerato dall’acconto Iva 2024?

Sono esonerati i contribuenti che non hanno effettuato operazioni Iva, coloro che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre, coloro che hanno un credito di imposta e altri soggetti elencati in questa guida.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
Fact-Checked
Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 20 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

4 risposte a “Acconto Iva 2024: ecco chi deve pagare, casi di esonero e scadenza”

  1. Avatar Telloli
    Telloli

    E se il pagamento non dovesse essere effettuato che sanzione ci sarebbe per un importo inferiore a€ 2000?

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buonasera,

      la sanzione è del 10% (poi 30%), ma si può provvedere alla regolarizzazione con il ravvedimento operoso.

      Grazie per averci scritto. Team partitaiva.it

  2. Avatar Alessia Sorgi
    Alessia Sorgi

    Buongiorno,
    una SSDarl con regime forfettario rientra tra i soggetti esonerati?
    Normalmente paghiamo iva trimestrale 50% sui soli ricavi commerciali.
    Grazie
    Alessia S.

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buongiorno,

      se in regime L. 398/91 non versa acconto. Dal sito della agenzia delle entrate https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/pagamenti/f24-acconto-iva-f24ivaacc/chi-deve-versare-f24ivaacc

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

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